Commissioni Affari Esteri: bilancio positivo da Roma

Si è chiusa con un bilancio positivo la trasferta romana della Commissione Affari Esteri, che incassa l’appoggio di tutti i gruppi parlamentari rappresentati nella omologa commissione della Camera e gli apprezzamenti per il lavoro portato avanti sul fronte legislativo, per l’adeguamento agli standard internazionali. Nella nota congiunta, emessa al termine dei lavori, i due organismi parlamentari auspicano la conclusione del lavoro ai tavoli tecnici bilaterali per varare la nuova convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, e sollecitano i governi a concludere il confronto in tempi rapidi per non pregiudicare gli interessi economici. Il presidente, Stefano Stefani, ha proposto, come emerso dal dibattito, di convocare per un’audizione i ministri Tremonti e Frattini, nell’intento di conoscere nei dettagli le ragioni dei ritardi per la firma dell’ultimo degli accordi previsti, quello che modifica la precedente intesa contro le doppie imposizioni. Anche il parlamento, come assicurato dal vice presidente, Antonio Leone, intende mettere in campo quelle iniziative necessarie per rimuovere gli eventuali ostacoli e favorire al più presto la ripresa di un rapporto bilaterale sereno e proficuo. Amarezza ha lasciato invece il colloquio, casuale, che ha visto protagonisti, alla bouvette, il consigliere Dc, Teodoro Lonfernini e il ministro Giulio Tremonti, segnato da un clima tutt’altro che cordiale. Tremonti ha rimarcato alcuni punti, che a suo parere costituiscono un ostacolo, e si è congedato bruscamente dal rappresentante sammarinese.