Il lungo dibattito su quello che è stato ribattezzato il “caso Palazzo Begni” si è concluso con due ordine del giorno. Passa quello della maggioranza. Bocciata la censura dell’opposizione. Ma il Patto perde tre voti. L’ordine del giorno dell’opposizione, di censura nei confronti di Gabriele Gatti e Antonella Mularoni, bocciato con 30 voti contrari 27 a favore e una astensione. Quello della maggioranza, che respinge come strumentale e infondato il proposito di attribuire una valenza negativa all’azione dei due Segretari di Stato nell’affrontare la vicenda Delta, passa con 30 sì 25 no e tre astensioni. In entrambe le votazioni il Patto ha perso 3 voti. Unica astensione annunciata quella di Pier Marino Menicucci, degli Eps. Oggetto del dibattito l’incontro a Palazzo Begni tra Gatti, Mularoni e l'ex amministratore delegato della Cassa di Risparmio Mario Fantini. “In realtà - ha ripetuto dopo Galassi il Presidente di Alleanza Popolare Mario Venturini - erano state innescate tre bombe per far cadere il governo: la nomina reggenza, l'istanza d'Arengo sul limite dei mandati e il caso Delta”. Per Federico Bartoletti, capogruppo degli Europolari, neo-usciti dal listone Dc, non ci sono novità per dare una valutazione politica delle vicende. Siamo invece di fronte a una situazione strumentale perché è in corso una ridefinizione del quadro politico. “Questo dibattito è stata una occasione persa”, hanno detto dalle fila di maggioranza e opposizione Matteo Fiorini, Giuseppe Morganti, Francesca Michelotti, Alessandro Rossi. “Si doveva spiegare ai sammarinesi perché un Paese fino a ieri ricchissimo oggi vive una situazione senza precedenti e perché la politica è stata assente nelle scelte che hanno determinato la crisi della Cassa di Risparmio”. Nel video le interviste a Pier Marino Menicucci (EpS), Angela Venturini (UdM), Paolo Crescentini (Psrs), Giovanni Lonfernini (DdC), Massimo Cenci (LdL), Claudio Felici (Psd), Federico Bartolettti (EpS), Ivan Foschi (Su), Roberto Giorgetti (Ap), Francesco Missioni (Pdcs)
Sonia Tura
Sonia Tura
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