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In Consiglio odg sul futuro di Cassa di Risparmio

22 gen 2016
In Consiglio odg sul futuro di Cassa di RisparmioIn Consiglio odg sul futuro di Cassa di Risparmio
In Consiglio odg sul futuro di Cassa di Risparmio - Il sistema bancario e finanziario sotto la lente del Consiglio. La seduta è segreta, s'impone il mas...
Il sistema bancario e finanziario sotto la lente del Consiglio. La seduta è segreta, s'impone il massimo riserbo. Per evitare fughe di notizie viene addirittura disattivata la rete wi-fi. Il tema è delicato, tocca inevitabilmente la Cassa di Risparmio, istituto sistemico in cui lo Stato è intervenuto per aumenti di capitale con decine di milioni di euro. E che ha portato 17 consiglieri di opposizione a sollecitare, con ben due lettere, informazioni urgenti sulla situazione dell'istituto i cui vertici, come noto, sono stati coinvolti in vicende giudiziarie. Su Cassa, insomma, si gioca una partita politica importante. Da Palazzo filtra qualche indiscrezione. In un primo tempo si parla di tre ordini del giorno. L'opposizione è divisa. Alla fine gli ordini del giorno sono due: quello di maggioranza incassa il voto favorevole dei socialisti e l'astensione di Upr, Cittadinanza Attiva e dell'indipendente Celli. Accoglie infatti la richiesta di individuare una sede di confronto permanente fra le forze del Consiglio su sviluppo e salvaguardia del sistema finanziario. Non avverrà solo al tavolo con i capigruppo ma anche in Commissione Finanze.
Viene quindi approvato con 38 voti a favore, 12 astenuti e 6 contrari; non passa quello a firma di Rete e degli indipendenti Luca Lazzari e Pedini Amati che chiedeva una serie di misure di carattere sistemico, a tutela della credibilità dell'intero settore.
L'ordine del giorno della maggioranza dà mandato al Congresso di avviare una trattativa con la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio per rivedere gli accordi vigenti, al fine di giungere entro il 31 marzo ad una quota di partecipazione dello Stato nel patrimonio della Banca rappresentativa del capitale investito. Tradotto: lo Stato vuole diventare socio di maggioranza assoluta. Anche alla luce delle nuove quote sarà necessario rivedere struttura dirigenziale e composizione del Consiglio d'Amministrazione. Saranno quindi interessati, oltre al Cda, anche Direttore e Presidente. Infine si vogliono definire tempi e modi della riduzione dell'impegno economico dello Stato. Nel futuro assetto partecipativo verranno ammesse quote distribuite su un azionariato popolare sammarinese diffuso. Limitato entro soglie predefinite l'ingresso di soggetti non istituzionali.

MF

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