Il segretario all’Industria Marco Arzilli è stato chiaro nell’esprimere il suo rammarico: “Come era prevedibile, c’è qualcuno che ha usato questa occasione di dibattito per analizzare il sistema e fare proposte, e chi invece ha voluto usarlo per tirare fuori altri argomenti che c’entrano anche poco. Un sistema che cresce su basi non solide è destinato a ripiegarsi su se stesso – ha aggiunto – ed è successo esattamente questo. I nostri drivers erano il segreto bancario, l’assenza di scambio di informazioni, un sistema di pagamenti ancorato all’Italia; non abbiamo esercitato la nostra libertà di poter scegliere cosa volevamo e questo è stato un grosso errore di cui ora paghiamo il prezzo”. Critica la disamina di Francesca Michelotti, Sinistra Unita: “I poteri forti condizionano ancora molto la politica. E sono essenzialmente due: quelli legati al sistema bancario e finanziario, e quello legato alla speculazione immobiliare: grazie al rapporto obliquo con la politica hanno ottenuto la deregulation su tutto ciò che volevano. Tra l’altro le ricette che ci propone Banca Centrale per uscire dalla crisi sono tutt’altro che semplici, sono anni che dibattiamo di queste cose: propone il recupero della fiducia internazionale, una burocrazia efficiente al servizio dell’economia, la certezza del diritto. “Il fatto è – ha concluso – che l’Italia vuole ridimensionare il nostro sistema bancario, è tanto chiaro: anche perché abbiamo arrecato un danno, l’abbiamo offesa”. L’ultimo intervento, da parte di Alberto Selva coordinatore di Alleanza Popolare, è stato un suggerimento: “Credo che il governo debba limitare l’uso del decreto legge, alla sola eccezionalità. E’ troppo invasivo e verticista, oltretutto mal sopportato”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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