All'indomani della comunicazione ufficiale alla Reggenza dell'avvenuto accordo tra Dc, DiM ed NpR per la formazione del Governo, l'attenzione si sposta ora più che mai sulle Segreterie di Stato: al momento poche certezze e molte indiscrezioni su nomi e distribuzione delle varie deleghe. Già confermato, invece, il numero delle Segreterie che risalgono a 10, dopo le 7 dell'ultima legislatura, di cui 5 alla Democrazia Cristiana; 3 per la coalizione Domani in Movimento – di queste 2 a Rete ed una a Motus Liberi -; infine, 2 le Segreterie in mano a Noi per la Repubblica.
Nonostante la curiosità generale, nessuno al momento si sbilancia. Ma Esteri, Finanze, Giustizia e Territorio sembrano già della Dc, mentre gli Affari Interni sarebbero destinati a Rete, così come la Sanità; l'Industria potrebbe essere di pertinenza di Motus Liberi; Turismo e Sport ed Istruzione e Cultura, compresa la delega all'Informazione, andrebbero invece ad Npr. Lunedì prossimo, intanto, è prevista la prima di tre sedute consiliari di natura tecnica: si procederà alla nomina della Giunta Permanente delle Elezioni e si fisserà la data del secondo Consiglio, quello del giuramento dei 60 consiglieri; dopodiché la Maggioranza depositerà il programma e l'elenco dei Segretari di Stato designati; la terza seduta sarà dedicata proprio al giuramento del nuovo Governo.
A proposito di Maggioranza, è già possibile capire, al netto di cambiamenti dell'ultim'ora dovuti al riconteggio delle schede, chi siederà in Aula in sostituzione dei futuri membri del Congresso di Stato: Gino Giovagnoli, Francesco Biordi, Stefano Giulianelli, Riccardo Stefanelli e Paola Barbara Gozi si uniranno alle fila della Dc; Daniela Giannoni e Alberto Giordano Spagni Reffi rientreranno nella schiera dei consiglieri di Rete; Gaetano Troina tra quelli di Motus Liberi; Matteo Rossi e Gerardo Giovagnoli le new entry di NpR.
Giannoni, Giovagnoli e Giulianelli, rispettivamente Capitano di Castello di Fiorentino e membri di Giunta a Chiesanuova e Faetano, lasceranno i loro incarichi per ragioni di incompatibilità in base alla legge. Giunte di Castello che in ogni caso si avviano verso il rinnovo. Le elezioni - lo ricordiamo - erano già state fissate per il 15 dicembre scorso, poi slittate per la sopravvenuta concomitanza con le politiche.