Le elezioni del 6 maggio hanno decretato una squadra di partiti che dopo tre tentativi non si sono mostrati in grado di formare un nuovo governo, dunque è stata fissata la data delle nuove elezioni, saranno il prossimo 17 giugno. Il presidente del consiglio di Stato Panagiotis Pikrammenos sarà il premier greco ad interim. Il tema da affrontare però è sempre lo stesso: restare o no nella zona euro? I partiti sono disallineati: i conservatori di Nea Dimokratia e i socialisti del Pasok puntano il dito contro la sinistra radicale di Syriza, per aver detto no ad un governo tecnico col solo scopo di andare alle urne, visto che i sondaggi la danno in grande crescita di consensi. Lo scontro comunque è su due fronti: quello di centro-destra, a favore della permanenza della Grecia nell’eurozona, e quello di centro-sinistra, con posizioni non molto chiare che rischiano di mettere in forse il futuro europeo della Grecia. Sono in tanti a voler tenere il Paese ellenico nell’area euro, a partire da Mario Draghi, presidente della Bce.
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