Rimasta fino ad ora piuttosto vaga sulla linea politica che dovrà caratterizzare l’intervento di ammodernamento della legge elettorale, la Democrazia Cristiana inizia a delineare i criteri ai quali la riforma dovrà essere ispirata. Dovrà valorizzare la volontà degli elettori, garantire stabilità e governabilità, tutelare le forze di opposizione e risolvere definitivamente il problema del voto estero. Una prima presa di posizione è emersa dalla direzione e dal gruppo consiliare, che si pone in linea con gli auspici e le impostazioni già evidenziate dai promotori del progetto di legge che ha appena avviato l’iter parlamentare. Sul voto estero, in particolare, il Partito Democratico Cristiano invoca non solo una soluzione definitiva, ma invita anche a fare scelte coraggiose. Fra le ipotesi di lavoro la DC non nasconde di caldeggiare la creazione del Collegio Estero, che rappresenti democraticamente gli interessi, le esigenze e le peculiarità dell’emigrazione.
"Questioni che vanno discusse approfonditamente – dichiara il segretario, Pier Marino Menicucci – e sui quali il dibattito deve essere assolutamente allargato. Ci confronteremo – annuncia – con tutte le forze politiche per raggiungere l’obiettivo di una legge improntata ai principi che garantiscano e tutelino gli elettori e la stabilità". Luigi Mazza, che del gruppo di lavoro incaricato ha la responsabilità, invita ad elaborare le soluzioni che possano coniugare le coalizioni ed il premio di maggioranza al fine di assicurare la necessaria stabilità di governo, senza per questo trascurare il ruolo di controllo delle forze di opposizione e la garanzia di poterlo esercitare al meglio. "Il voto estero – aggiunge Mazza – deve trovare una soluzione definitiva".
"Questioni che vanno discusse approfonditamente – dichiara il segretario, Pier Marino Menicucci – e sui quali il dibattito deve essere assolutamente allargato. Ci confronteremo – annuncia – con tutte le forze politiche per raggiungere l’obiettivo di una legge improntata ai principi che garantiscano e tutelino gli elettori e la stabilità". Luigi Mazza, che del gruppo di lavoro incaricato ha la responsabilità, invita ad elaborare le soluzioni che possano coniugare le coalizioni ed il premio di maggioranza al fine di assicurare la necessaria stabilità di governo, senza per questo trascurare il ruolo di controllo delle forze di opposizione e la garanzia di poterlo esercitare al meglio. "Il voto estero – aggiunge Mazza – deve trovare una soluzione definitiva".
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