Che delusione la manifestazione i marroni sul pianello! Non tanto per la manifestazione in sé: un po’ di gente c'era - anche se non troppa - quanto per le interviste che si sono susseguite. La manifestazione è stata derubricata a un fatto folkloristico. Si è posto l'accento sul fatto che era una manifestazione pacifica. E ci mancherebbe altro! Ma che c...o vuol dire, era una manifestazione pacifica? A parte il fatto che personalmente quando sostengo le mie idee tanto pacifico non sono: come minimo mi si ingrossano le vene al collo.
Non è passato il messaggio che era una grande manifestazione liberale aperta a tutti. O almeno è questo quello che avevo capito. Invece è passato il messaggio che era una manifestazione di categoria, di addetti ai lavori, che rivendicava la lista della spesa del settore, piccolo cabotaggio insomma. Dovevano chiamarla la camomilla sul pianello. Come a dire: scusate, non prendeteci troppo sul serio, stiamo scherzando. Io invece non scherzavo per niente.
A parte il fatto che la manifestazione non era incentrata sulla nuova riforma tributaria ma riguardava l'universo mondo: la spending review, lo sviluppo economico, la pa...ecc. Quello che è mancato sopratutto è lo stigma politico della manifestazione. E infatti l'intervista fatta al sottoscritto dalla televisione di stato non l'hanno mandata in onda perché troppo politica e non in linea con le altre. E' sembrato insomma che i lavoratori autonomi si siano presi una mezza giornata di ozio, così tanto per cazzeggiare un po’.
Non è venuta fuori l'essenza politica della manifestazione. Altrimenti io cosa ci facevo in mezzo agli imprenditori che imprenditore non sono? Nelle interviste inoltre non è stata pronunciata la parola liberale. E’ proprio vero la parola liberale non va di moda a san marino, nemmeno tra coloro che dovrebbero esserne i propugnatori. Non vi erano inoltre cartelloni per pubblicizzare slogan liberali quali: a parità di reddito parità di aliquota o vogliamo tre aliquote non otto....ecc. Insomma un’occasione mancata e un grosso equivoco. Non so se parteciperò la prossima volta.
Non è passato il messaggio che era una grande manifestazione liberale aperta a tutti. O almeno è questo quello che avevo capito. Invece è passato il messaggio che era una manifestazione di categoria, di addetti ai lavori, che rivendicava la lista della spesa del settore, piccolo cabotaggio insomma. Dovevano chiamarla la camomilla sul pianello. Come a dire: scusate, non prendeteci troppo sul serio, stiamo scherzando. Io invece non scherzavo per niente.
A parte il fatto che la manifestazione non era incentrata sulla nuova riforma tributaria ma riguardava l'universo mondo: la spending review, lo sviluppo economico, la pa...ecc. Quello che è mancato sopratutto è lo stigma politico della manifestazione. E infatti l'intervista fatta al sottoscritto dalla televisione di stato non l'hanno mandata in onda perché troppo politica e non in linea con le altre. E' sembrato insomma che i lavoratori autonomi si siano presi una mezza giornata di ozio, così tanto per cazzeggiare un po’.
Non è venuta fuori l'essenza politica della manifestazione. Altrimenti io cosa ci facevo in mezzo agli imprenditori che imprenditore non sono? Nelle interviste inoltre non è stata pronunciata la parola liberale. E’ proprio vero la parola liberale non va di moda a san marino, nemmeno tra coloro che dovrebbero esserne i propugnatori. Non vi erano inoltre cartelloni per pubblicizzare slogan liberali quali: a parità di reddito parità di aliquota o vogliamo tre aliquote non otto....ecc. Insomma un’occasione mancata e un grosso equivoco. Non so se parteciperò la prossima volta.
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