Si apre domani il lungo tour de force dei due partiti di maggioranza, preparatorio della sessione parlamentare di ottobre. Mercoledì della prossima settimana, infatti, il dibattito consigliare vedrà impegnate le forze politiche in un dibattito approfondito sull’attuale situazione, gli sbocchi possibili o, in subordine, l’ufficializzazione di una crisi che si trascina da qualche mese.
Il primo confronto sarà quello fra DC e PSS, incentrato sulle cose da fare, sui programmi e gli obiettivi sui quali dovrà ritrovarsi una maggioranza sul cui allargamento i vertici dei due partiti dimostrano di registrare analoghe convinzioni. Il Consiglio centrale democristiano ha approvato un documento che impegna la segreteria ad operare sulla scorta dei contenuti, privilegiando dunque i programmi alle formule di governo. Di qui la necessità di avviare il confronto alla ricerca di convergenze. Dialoghi che DC e PSS terranno separatamente: in via della scalette subito dopo il colloquio con l’alleato si è dato appuntamento ad Alleanza Popolare, la mattina di mercoledì ai Democratici, Alleanza Nazionale e Sammarinesi per la libertà, nel pomeriggio toccherà a Rifondazione Comunista e Popolari Sammarinesi. Se si ravviserà la necessità di procedere ad eventuali approfondimenti, la prossima settimana la DC promuoverà nuove consultazioni, sulle quali riferire poi a direzione e gruppo consiliare. Nella sede del garofano invece si procede con incontri più limitati: almeno inizialmente i confronti sugli obiettivi sono previsti solo con Democratici e Alleanza Popolare, i primi domani sera, i secondi giovedì. Ma in mezzo il PSS ha un altro appuntamento importante: la riunione della direzione di mercoledì, nella quale sarà affrontata la posizione del Presidente, Antonio Volpinari, che ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico al vertice del partito per dissenso verso ritardi ritenuti inaccettabili. Il segretario, Mauro Chiaruzzi, ha già chiesto al Presidente di riconsiderare la decisione, sottolineando come il problema in realtà sia solo di tempi di attuazione e non di linea politica. Il documento di Volpinari – ricorda – è stato approvato all’unanimità e nessuno intende disattenderlo. Sabato segreteria e presidente dimissionario si sono incontrati per cercare un chiarimento, un incontro interlocutorio al termine del quale Volpinari si è riservato di decidere.
Il primo confronto sarà quello fra DC e PSS, incentrato sulle cose da fare, sui programmi e gli obiettivi sui quali dovrà ritrovarsi una maggioranza sul cui allargamento i vertici dei due partiti dimostrano di registrare analoghe convinzioni. Il Consiglio centrale democristiano ha approvato un documento che impegna la segreteria ad operare sulla scorta dei contenuti, privilegiando dunque i programmi alle formule di governo. Di qui la necessità di avviare il confronto alla ricerca di convergenze. Dialoghi che DC e PSS terranno separatamente: in via della scalette subito dopo il colloquio con l’alleato si è dato appuntamento ad Alleanza Popolare, la mattina di mercoledì ai Democratici, Alleanza Nazionale e Sammarinesi per la libertà, nel pomeriggio toccherà a Rifondazione Comunista e Popolari Sammarinesi. Se si ravviserà la necessità di procedere ad eventuali approfondimenti, la prossima settimana la DC promuoverà nuove consultazioni, sulle quali riferire poi a direzione e gruppo consiliare. Nella sede del garofano invece si procede con incontri più limitati: almeno inizialmente i confronti sugli obiettivi sono previsti solo con Democratici e Alleanza Popolare, i primi domani sera, i secondi giovedì. Ma in mezzo il PSS ha un altro appuntamento importante: la riunione della direzione di mercoledì, nella quale sarà affrontata la posizione del Presidente, Antonio Volpinari, che ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico al vertice del partito per dissenso verso ritardi ritenuti inaccettabili. Il segretario, Mauro Chiaruzzi, ha già chiesto al Presidente di riconsiderare la decisione, sottolineando come il problema in realtà sia solo di tempi di attuazione e non di linea politica. Il documento di Volpinari – ricorda – è stato approvato all’unanimità e nessuno intende disattenderlo. Sabato segreteria e presidente dimissionario si sono incontrati per cercare un chiarimento, un incontro interlocutorio al termine del quale Volpinari si è riservato di decidere.
Riproduzione riservata ©