Accolto da un caloroso applauso, come vuole lo spirito di amicizia del Meeting, il Presidente del Senato ha parlato dell’Italia al cuore dell’Europa introdotto da Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle opere. Scholz ha ricordato che il tema dell’incontro è vicino alla vocazione naturale del meeting che in 30 anni ha dimostrato come la tradizione europea non sia un archivio storico ma linfa vitale di identità e base della conoscenza. Un interveto a tutto campo quello di Schifani che ha toccato argomenti politici italiani ed europei ad iniziare dall’affermazione che il destino dell’Italia non è separato da quello dell’Europa e l’attuale crisi dei rapporti è conseguenza del non sempre efficiente funzionamento del sistema istituzionale italiano, che negli ultimi 15 anni ha visto tre tentativi di revisione della seconda parte della costituzione. Il senato dell’Europa e delle regioni, secondo Schifani è il giusto modello che si addice alla riforma in senso federale in atto in Italia. Anche il superamento della crisi economica passa attraverso un recupero della dimensione etica perché il mercato non è un arena della spregiudicatezza ma deve tornare ad esser occasione di sviluppo e crescita anche per chi è debole. Poi chiede un maggior coinvolgimento dell’Europa per il fenomeno dell’immigrazione, per il diritto d’asilo. Parla della lentezza delle giustizia che definisce emergenza con l’Italia in difetto rispetto ai parametri europei ed è tempo di allinearsi, dice, se l’Italia vuole essere al centro dell’Europa. Riguardo alle radici cristiane per il presidente del Senato, Italia ed Europa non possono prescindere dalle loro radici, duemila anni di storia del Continente, di civiltà, di storia e identità e la separazione della sfera pubblica da quella religiosa è irragionevole. Ma Schifani parla anche della proposta di legge sul testamento biologico, passata in senato e ora oggetto di valutazione della camera, e dell’introduzione del principio che ritiene idratazione e alimentazione non costituiscano accanimento terapeutico. Nel voto, dice, non hanno prevalso le indicazioni di partito ma le singole coscienza. Infine la Costituzione europea un traguardo ancora da raggiungere, C’ bisogno, sottolinea, di uno scatto d’orgoglio, di un pensiero ispirato, di modelli autorevoli di linguaggi diversi, ma anche di promuove un’Europa migliore educando alla libertà
Myriam Simoncini
Myriam Simoncini
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