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No della Camera alle intercettazioni

22 set 2010
La maggioranza supera il banco di prova sull’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche a carico dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. Il provvedimento è stato bocciato per 308 voti contro 285. Esultanza da parte dei membri della maggioranza, in vista della verifica di Governo della prossima settimana. Sul risultato pesa l’azione dei cosiddetti “franchi tiratori”. Senza il voto segreto il Pdl sarebbe andato sotto, secondo l’opposizione che ipotizza un accordo sotterraneo tra varie forze politiche. In giornata tutti i partiti che hanno votato in favore dell’autorizzazione si sono affrettati ad attribuire ad altri la responsabilità del risultato. Tra questi anche i finiani. Criticati per aver fatto un autogol, i membri di Futuro e Libertà hanno ostentato sicurezza. “Il voto di oggi – ha detto Italo Bocchino - dimostra che senza il partito di Fini non c’è maggioranza. Dopo il voto, Nicola Cosentino ha rivolto un appello ai suoi pubblici accusatori. “Mandatemi a giudizio, dimostrerò nel processo la mia estraneità ai fatti”.

Corrado Ravaioli

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