Da Pier Ferdinando Casini l'auspicio che anche un solo giovane possa trarre ispirazione dal libro. Piacevole il colloquio informale con il “padrone di casa”; Gian Carlo Venturini si è soffermato proprio sull'importanza del ricambio generazionale. Da qui la scelta di puntare sulla formazione, nel PDCS. Sala gremita. Subito da Casini un ricordo commosso di due figure iconiche della politica sammarinese: Romeo Morri e Gian Franco Terenzi. Più volte del resto si è parlato dei rapporti fra Democrazia Cristiana italiana e sammarinese. Dopo la caduta del Muro di Berlino iniziò per la prima una crisi irreversibile; sul Titano le cose andarono diversamente. “Diciamo che la Democrazia Cristiana di San Marino ha battuto quella italiana 2 a 0 – ha detto Casini -; perché loro sono resilienti”. Magnetica la narrazione del Senatore; uno spaccato di storia italiana. Sollecitato dal Direttore della San Marino RTV ha ricordato la corsa sfumata al Quirinale; ed il riconoscimento comunque ricevuto dall'Aula. Un applauso che commosse Casini; “per me fu il completamento di un ciclo”, ha detto. E poi una gustosa serie di aneddoti riguardanti giganti della politica italiana. A domanda secca di Andrea Vianello una personale classifica dei leader. Nella DC ha indicato il nome di Fanfani; fra gli “avversari” di allora Iotti e Napolitano. Visto il panorama attuale ha parlato di dimensioni personali “imparagonabili”. Riflessioni sull'”antipolitica”; a suo avviso costruita sul pregiudizio. Anche San Marino è stata toccata dal fenomeno, ha aggiunto Venturini; parlando però di anticorpi forse migliori. Si è soffermato sull'effetto dei social; e sulla necessità di avere piuttosto un contatto diretto con la gente. Da qui l'importanza dei Partiti.
Nel servizio le interviste al Senatore italiano Pier Ferdinando Casini (Autore “C'era una volta la politica”) e al Segretario PDCS Gian Carlo Venturini