Per Mario Monti “l’emergenza è tutt’altro che finita”. E “in settimane decisive per l’Italia e per l’Europa non è il momento di allentare la presa”. Dopo il colloquio telefonico con Obama, che gli ha manifestato “preoccupazione” per la crisi greca, il professore, cui Bersani chiede di “farsi sentire in Europa”, ribadisce che l’Italia “ha fatto quanto doveva per tenere i conti in ordine”, e che le riforme faranno lievitare il Pil. Il presidente del Consiglio, che ha ricevuto minacce di morte dagli anarchici, chiede agli Italiani rispetto per i dipendenti pubblici “che rischiano la vita”, pur considerando “'legittima l'insofferenza per scelte impopolari”.
Per serrare le fila della maggioranza, in fibrillazione su giustizia e riforma del lavoro, su cui ci sono frizioni anche all’interno del governo, il professore incontra Berlusconi. Crisi economica, Giustizia e Rai sono i piatti forti del pranzo di lavoro a Palazzo Chigi durato quasi tre ore. Il Pdl continua a sostenere Monti, ma gli chiede garanzie. E ferve il dibattito nei partiti. Futuro e libertà non si scioglie, considerando sbagliata la scelta di Casini di archiviare il Terzo polo. Ma l’Udc non risponde. E, a pochi giorni dai ballottaggi, una nuova tempesta giudiziaria si abbatte sulla Lega. Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato con i figli, accusati di aver pagato spese personali con i soldi del partito. Al senatur si contesta la rendicontazione infedele di 18 milioni di rimborsi elettorali. La base freme e Maroni volta le spalle alla famiglia Bossi: “Per faccendieri, ladri e ciarlatani – dice - non c'è posto nella Lega del futuro”.
Da Roma Francesco Bongarrà
Per serrare le fila della maggioranza, in fibrillazione su giustizia e riforma del lavoro, su cui ci sono frizioni anche all’interno del governo, il professore incontra Berlusconi. Crisi economica, Giustizia e Rai sono i piatti forti del pranzo di lavoro a Palazzo Chigi durato quasi tre ore. Il Pdl continua a sostenere Monti, ma gli chiede garanzie. E ferve il dibattito nei partiti. Futuro e libertà non si scioglie, considerando sbagliata la scelta di Casini di archiviare il Terzo polo. Ma l’Udc non risponde. E, a pochi giorni dai ballottaggi, una nuova tempesta giudiziaria si abbatte sulla Lega. Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato con i figli, accusati di aver pagato spese personali con i soldi del partito. Al senatur si contesta la rendicontazione infedele di 18 milioni di rimborsi elettorali. La base freme e Maroni volta le spalle alla famiglia Bossi: “Per faccendieri, ladri e ciarlatani – dice - non c'è posto nella Lega del futuro”.
Da Roma Francesco Bongarrà
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