Dopo quelle di Berlusconi, Monti incassa le critiche di Bersani. Se il Cavaliere con i suoi, alle prese con la debacle alle comunali, attaccano il presidente del Consiglio minacciando di “staccare la spina” al governo tecnico se il premier non si rimangia completamente le critiche al governo del centrodestra ed accoglie le indicazioni del Pdl, anche Bersani incalza il professore, confermando con i propri moniti a Palazzo Chigi l’agitazione che regna nella maggioranza. “Siamo leali verso il governo, ma chiediamo che ci si ascolti”, incalza il segretario del Pd, che sostiene di “non capire i ritardi” sui provvedimenti per l’equità e la crescita, che aspetta non oltre i ballottaggi. Parole che pesano come le “forti preoccupazioni per l'andamento dell'economia e dell'occupazione” espresse dal presidente Napolitano, per il quale da oggi parte l’ultimo anno di mandato al Quirinale. Ma pesano anche lo stillicidio di suicidi e l’attacco di Passera all’Unione europea, cui il ministro per lo Sviluppo chiede di passare dalle parole ai fatti sulla crescita. Anche se Monti resta fiducioso: “Il Paese sta attraversando una fase difficile ma l'Italia ce la farà”, dice. Al fianco di Monti resta schierato Casini, che invita la maggioranza a “non abbassare la guardia” e prosegue nel pressing su “responsabili” e moderati del Pdl che non intendono abbandonare il professore. Il leader centrista dice di non “scaricare” Fini, ma intende liberarsi di parte di Futuro e Libertà e scatena la tensione nel Terzo Polo, con Rutelli che non nasconde le sue critiche verso l’atteggiamento dell’Udc. E intanto si allontanano le posizioni tra Grillo e Di Pietro, che lo accusa di “sfascismo”.
Da Roma Francesco Bongarrà
Da Roma Francesco Bongarrà
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