Il Patto da solo non riesce a tirare fuori il paese dalle secche e quindi bisogna sedersi tutti attorno ad un tavolo per progettare insieme la nuova San Marino. Questo il messaggio lanciato, per l’ennesima volta, dal Partito dei socialisti e dei Democratici che, dall’opposizione, ha già attivato un confronto diretto con i due principali pilastri della coalizione di maggioranza e cioè Democrazia Cristiana e Alleanza Popolare. Premesso che il Governo è comunque in grado di governare e che è quello è durato più a lungo nelle ultime legislature il coordinatore di Ap Stefano Palmieri osserva che l’appello del Psd è già stato accolto nei fatti. Lo testimoniano l’ordine del giorno condiviso sulla riforma tributaria ed anche il confronto sull’allegato Z a cui partecipano tutti i partiti e non solo quelli di maggioranza. “Col Psd – dichiara Palmieri – si è ricreato un rapporto. Abbiamo riconosciuto loro un percorso di responsabilità e condividiamo la volontà del rinnovamento, in politica, degli uomini e dei metodi”.
“Serve un piano comune – dichiara il segretario del Pdcs Marco Gatti – della politica e delle parti sociali. La Dc – prosegue – avvierà nei prossimi giorni un dialogo coi partiti del Patto e con quelli di opposizione, compreso il Psd, per affrontare le emergenze di questo ultimo scorcio di legislatura e per l’avvio della prossima”. Alle elezioni manca circa un anno e per Marco Gatti il Patto è l’esperienza da cui partire per qualsiasi ragionamento.
Luca Salvatori
“Serve un piano comune – dichiara il segretario del Pdcs Marco Gatti – della politica e delle parti sociali. La Dc – prosegue – avvierà nei prossimi giorni un dialogo coi partiti del Patto e con quelli di opposizione, compreso il Psd, per affrontare le emergenze di questo ultimo scorcio di legislatura e per l’avvio della prossima”. Alle elezioni manca circa un anno e per Marco Gatti il Patto è l’esperienza da cui partire per qualsiasi ragionamento.
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