Il Paese è a un bivio. San Marino è stato raso al suolo. Qualche risorsa potrebbe ancora esserci ma le idee sono poche. La critica più forte, che arriva dal Fondo Monetario Internazionale è la mancanza di progettualità. La politica deve trovare una sede di dialogo per far partire il piano Marshall. Lo dice il psd sottolineando che, proprio nel documento redatto dagli esperti di Washington, l’unità di intenti politica è considerata elemento fondamentale. Bisogna trovare velocemente una coesione, rimarca Gerardo Giovagnoli, anche se fare certe scelte avrà un costo politico. Giovedì scorso si sono incontrati i vertici di Psd e Dc. Il giorno prima c’è stato il confronto con Ap. Guardiamo, sottolinea Giovagnoli, alle forze che vogliono costruire. Per uscire dalla crisi si deve fare molto di più. Secondo il Fondo Monetario, sottolinea Giuseppe Morganti, servono 42 milioni di euro, contro i 18 previsti dal governo. Negli ultimi quattro anni il gettito e' crollato del 30% e la disoccupazione è quadruplicata. Per il 2012 si prevede un calo del Pil del 2%. Il debito pubblico si attesta al 18% del Pil. Se non si interviene per tempo nel 2017 salirà al 27%. Servono sacrifici forti, rimarca Morganti, anche perchè tutte le richieste di finanziamento esterne sono state respinte. La precondizione, ribadisce il capogruppo Claudio Felici, è normalizzare i rapporti con l’Italia. Essere nella black list, sottolinea, significa essere certificati come nemici dell’economia italiana. E questo impedisce ogni sviluppo. Fondamentale anche il recupero di credibilità a tutti i livelli. Per come è stata gestita, rimarca, la vicenda della presenza sul Titano di Francesco Vallefuoco, getta imbarazzo su tutto il sistema.
Nel video l'intervista a Gerardo Giovagnoli, segretario Psd.
Sonia Tura
Nel video l'intervista a Gerardo Giovagnoli, segretario Psd.
Sonia Tura
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