Chokri Belaid, leader laico del partito di opposizione del Movimento dei patrioti democratici, è stato ucciso vicino alla sua abitazione a Tunisi. Chokri Belaid era una figura di spicco dell’opposizione tunisina, critico nei confronti del governo, in particolar modo del partito islamista Ennahda. Ieri mattina è stato ucciso vicino alla sua abitazione con 4 colpi alla testa. L’omicidio del leader dell’opposizione in Tunisia non ha soltanto fatto ripiombare il Paese nella violenza e nell’emergenza. Dopo due anni dalle speranze di cambiamento della primavera del 2011, tra la popolazione si fa strada la disillusione. Immediatamente tornato in patria da Strasburgo, il presidente tunisino ha chiesto l’aiuto europeo
nell’accompagnare la transizione in Tunisia, perché ‘‘Se falliamo”, ha detto, l’impatto sulla sicurezza dell’Europa sarà gravissimo”.
Il Fronte Popolare, coalizione composta da una decina di partiti e movimenti di sinistra all’opposizione, ha deciso di ritirare i propri rappresentanti dall’Assemblea Costituente l’organismo incaricato di scrivere una nuova costituzione. A due anni dalla rivoluzione dei Gelsomini, la situazione politica è diventata incandescente nel
paese. Amnesty international ha chiesto alle autorità tunisine l'apertura immediata di un'indagine approfondita, indipendente e imparziale per far luce sull'uccisione di Chokri Belaid. L'ong in un comunicato ricorda che Belaid "criticava apertamente il governo, denunciando la violenza politica e chiedendo il rispetto dei valori democratici" Oggi piangiamo l’uccisione di uno dei principali coraggiosi protagonisti di quella primavera araba
che tante speranze aveva risvegliato. Un difensore della libertà e dei diritti umani. Ma sono lacrime inutili se non riconosciamo che i Paesi dell’Occidente sono stati a guardare e poco hanno sostenuto quel vento di libertà e democrazia. Non dobbiamo sprecare l’ opportunità di affrontare le sfide aperte, senza armi, con saggezza
politica e lungimiranza per trasformare il Mediterraneo in un mare di pace e di giustizia.
nell’accompagnare la transizione in Tunisia, perché ‘‘Se falliamo”, ha detto, l’impatto sulla sicurezza dell’Europa sarà gravissimo”.
Il Fronte Popolare, coalizione composta da una decina di partiti e movimenti di sinistra all’opposizione, ha deciso di ritirare i propri rappresentanti dall’Assemblea Costituente l’organismo incaricato di scrivere una nuova costituzione. A due anni dalla rivoluzione dei Gelsomini, la situazione politica è diventata incandescente nel
paese. Amnesty international ha chiesto alle autorità tunisine l'apertura immediata di un'indagine approfondita, indipendente e imparziale per far luce sull'uccisione di Chokri Belaid. L'ong in un comunicato ricorda che Belaid "criticava apertamente il governo, denunciando la violenza politica e chiedendo il rispetto dei valori democratici" Oggi piangiamo l’uccisione di uno dei principali coraggiosi protagonisti di quella primavera araba
che tante speranze aveva risvegliato. Un difensore della libertà e dei diritti umani. Ma sono lacrime inutili se non riconosciamo che i Paesi dell’Occidente sono stati a guardare e poco hanno sostenuto quel vento di libertà e democrazia. Non dobbiamo sprecare l’ opportunità di affrontare le sfide aperte, senza armi, con saggezza
politica e lungimiranza per trasformare il Mediterraneo in un mare di pace e di giustizia.
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