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Rapporti San Marino-Italia: Segretario di Stato Beccari, “siamo soddisfatti ma non ancora appagati”

17 giu 2021
Rapporti San Marino-Italia: Segretario di Stato Beccari, “siamo soddisfatti ma non ancora appagati”

Era forse il comma più atteso, di questa sessione: il riferimento del Congresso di Stato in merito agli incontri istituzionali tenutisi a Roma con gli esponenti del Governo italiano. Il Segretario Beccari ha esordito sottolineando come da tempo – prima di questa legislatura - non si avesse un rapporto strutturato con l'Italia; e vi fossero diversi dossier aperti: dalle targhe alla vigilanza bancaria, dalle multe all'interscambio commerciale. Da qui la volontà del Governo di invertire la rotta, riconoscendo alle relazioni con l'Italia un'assoluta centralità.

Decisivo, ad avviso di Beccari, l'incontro con Di Maio nell'ottobre dello scorso anno. Poi gli accordi sull'approvvigionamento energetico, sull'assistenza finanziaria; quello in materia radiotelevisiva: che probabilmente, ha detto il Segretario di Stato, verrà concluso entro luglio. Oltre a tavoli tecnici su altri temi. In questo clima – ha aggiunto - si è arrivati ai recenti incontri romani. Un vero e proprio vertice di Governo, secondo Beccari; durante il quale – ha detto – sono stati espressi concetti fondamentali, dei quali il Paese deve essere orgoglioso.

Non esistono più criticità sul piano fiscale – ha affermato -; c'è la volontà italiana di supportare fattivamente San Marino nel percorso di associazione all'UE; oltre alle sinergie nella gestione dell'emergenza sanitaria. “Siamo soddisfatti di questi incontri – ha concluso - ma non ancora appagati”.

A seguire l'intervento di Alessandro Cardelli, PDCS, che ricordando tutte le intese raggiunte a Roma ha espresso apprezzamento per l'operato dell'Esecutivo. Una risposta forte – ha aggiunto, rivolgendosi alle Opposizioni – alla mozione di sfiducia contro Beccari presentata lo scorso anno.



L'accoglienza del Presidente Mattarella alla Reggenza – ha dichiarato Gian Nicola Berti, NPR - è la testimonianza di un nuovo clima. L'Italia ha voluto dare un segnale estremamente importante. E poi un invito, anche alle Opposizioni, ad essere uniti sui temi di politica estera, a tutela degli interessi della Repubblica.

Auspicio condiviso da Nicola Renzi, RF; ad avviso del quale sarebbe stato tuttavia più opportuno svolgere questo comma in seduta segreta. “I rapporti con l'Italia sono per noi ombelicali”, ha aggiunto; parlando poi del 2008 come di uno spartiacque, uno strappo: ricucito grazie anche all'opera del precedente Esecutivo. “Parlare dei rapporti con l'Italia – ha continuato - non si può fare se non in relazione all'accordo di associazione con l'UE”. E poi uno spunto polemico: “non si può sbandierare l'invito della Presidenza della Repubblica italiana come un unicum, perché quell'invito era pervenuto anche nel 2018”. Renzi ha inoltre ricordato come sia ancora da risolvere il dossier “targhe”; cui si è aggiunto anche il dossier “multe”. E sul tema confische ha chiesto di poter visionare l'accordo, per capire se sia vantaggioso per San Marino. Soddisfazione, invece, per l'annunciata – prossima – conclusione dell'accordo sulle frequenze radiotelevisive; un lavoro fatto in totale continuità con l'Esecutivo precedente, ha tuttavia puntualizzato. Mentre ha espresso forti preoccupazioni in merito all'accordo sulla cooperazione rafforzata. “Per me – ha detto Renzi - è un grosso problema; perché impone a noi un vincolo formale fortissimo in seno agli organismi internazionali. Non c'era nessun bisogno di scrivere o firmare certe cose, salvo che – come contropartita – si siano ottenuti dei risultati che noi ancora non conosciamo”.

Mirko Dolcini, DML, ha fra le altre cose sottolineato l'importanza di avere buoni rapporti con l'Italia anche a livello regionale. “Abbiamo un lungo elenco di tavoli tecnici aperti, andiamo avanti, non fermiamoci”. Infine un ringraziamento a tutti i Segretari di Stato coinvolti.

E' stato poi il momento dell'intervento del Segretario di Stato Ugolini, che ha parlato dell'incontro con il Ministro Cartabia: “senz'altro fruttuoso, sui più cruciali argomenti sul tema Giustizia”. Illustrato – ha detto - il cammino di San Marino verso una riforma dell'ordinamento giudiziario, con il recepimento delle raccomandazioni del GRECO e degli organismi internazionali. Ipotizzata - con il Ministro - una collaborazione anche per l'interscambio di magistrati. Nel corso del colloquio anche una riflessione sulle misure alternative alla detenzione in carcere, come l'utilizzo dei braccialetti elettronici. L'incontro – cui ha preso parte anche il Segretario Beccari – è terminato, come è noto, con la firma di un accordo su sequestri e confische. Da Ugolini alcuni dettagli sui contenuti.

Una volta disposto il provvedimento di confisca – ha spiegato - le somme ottenute, qualora siano superiori ai 10.000 euro, saranno distribuite al 50% fra le parti. Barbara Gozi, PDCS, ha parlato di “momento storico per la Repubblica”. Il merito – ha aggiunto - è di tutta la Maggioranza. E poi Giovanni Zonzini, RETE, che ha ricordato alcuni periodi bui nei rapporti fra i due Paesi, come la “battaglia” su Delta. Mi auguro che questi incontri – ha sottolineato - possano rappresentare una sorta di “trattato di pace”, dopo precedenti tensioni. Il rapporto fra San Marino e l'Italia – ha aggiunto - è imprescindibile ed è connesso a scelte strategiche riguardanti l'UE. L'appoggio dell'Italia, infatti, ad avviso di Zonzini, potrebbe consentire il raggiungimento di un accordo più vantaggioso per il Titano. Ribadita comunque la necessità, per il Paese, di preservare la propria tradizionale neutralità.




Prima di sottoscrivere protocolli di questo tipo era necessario parlarne in Aula, ha detto Alessandro Bevitori, Libera. “Benissimo i rapporti con l'Italia, ma la sovranità di San Marino non può essere messa in discussione”. Corrette, secondo Iro Belluzzi, NPR, le recenti scelte di politica estera: accelerazione verso Bruxelles, potenziamento dei rapporti con l'Italia, riprendendo in mano dossier aperti da vari anni.

Quindi l'intervento del Segretario di Stato Lonfernini, che ha parlato di “momento storico” per il Paese. Non un eccesso di entusiasmo – ha puntualizzato -, perché le relazioni con l'Italia sono sempre state il fondamento della politica estera del Paese. Ha sottolineato poi come la volontà di questo Governo sia sempre stata finalizzata a ristabilire un dialogo costante con Roma. Ricordata inoltre la precedente mozione di sfiducia contro Beccari, che oggi – ha affermato Lonfernini - “fa sorridere”. E poi un invito a continuare a lavorare intensamente sulla “fase nuova” aperta dagli incontri romani; mantenendo “una concentrazione altissima”. Sull'incontro con il Ministro Orlando: “ci sono prospettive interessanti”; approfondita in particolare la parte riguardante il lavoro frontaliero. Lavoreremo su un protocollo.

A seguire Pasquale Valentini, PDCS, secondo il quale quanto avvenuto a Roma ha una “grande valenza”. Ma non è mancato un rammarico, per lo scarso coinvolgimento del Consiglio. “Fondamentale è il dialogo fra le amministrazioni” – ha continuato -, per rendere fattive le intese. Il vero “faro” della nostra politica estera – ha detto Giuseppe Morganti, Libera – è la “neutralità”. Forti perplessità, allora, sul punto della “cooperazione rafforzata”; non ne siamo stati preventivamente informati, “è inconcepibile”.

Considerazioni fortemente criticate dal Segretario Pedini Amati: “non vendiamo alcuna sovranità” - ha detto -, si parla di collaborazione, di consultazioni annuali da parte dei rispettivi funzionari; non vi è nulla di vincolante. “Semplicemente vi è un ottimo rapporto con la Repubblica italiana”. E poi considerazioni sull'accordo in materia turistica, che “il Ministro Garavaglia ha sposato in toto e lo stiamo portando avanti insieme”; il 29 luglio di quest'anno lanceremo il primo progetto turistico comune, ricercando contributi europei.

Miriam Farinelli, RF, sottolinea come sia necessario avviare percorsi per portare a casa accordi il più possibile favorevoli per il Paese. “Siamo all'inizio di un percorso lungo”, dobbiamo tenere i piedi per terra. Critiche, poi, per il mancato coinvolgimento, per tempo, del Parlamento.

E' stata poi la volta del Segretario di Stato Righi. “Dobbiamo immaginarci insieme uno sviluppo che non può essere avulso” da quello dell'Italia. Sostanzialmente politico, ha ricordato, il bilaterale con il Ministro Giorgetti. Ma oltre allo scambio di visioni sarà fondamentale il confronto fra i tecnici. Elencata poi una lunga serie di ambiti di intervento, come l'internalizzazione di imprese italiane in territorio sammarinese o l'e-commerce.

Da Matteo Ciacci, Libera, critiche sul mancato coinvolgimento ex ante dell'Aula. E sulla cooperazione rafforzata ha ricordato la visita in Repubblica del Ministro Lavrov: “la nostra neutralità attiva sarà sempre salvaguardata?”. In realtà – ha obiettato il Segretario Marco Gatti – quell'accordo è assolutamente importante perché consente ai due Governi di incontrarsi in maniera sistematica su temi di fondamentale importanza. E poi una riflessione sulla firma – insieme al ministro Franco - dello scambio di lettere che supera il precedente del 1993. E' l'”unico esempio al mondo di fatturazione elettronica fra Stati”, ha detto. Considerazioni anche sul confronto in merito al riassetto della vigilanza bancaria; secondo Gatti sarà possibile per San Marino ottenere un obiettivo imprescindibile: la libera circolazione dei servizi finanziari in ambito europeo. Dopo l'intervento del Segretario Belluzzi i lavori sono stati sospesi; il dibattito riprenderà in serata.





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