Barack Obama è alla prova del fuoco. Dal discorso di questa sera al Congresso dipende il futuro della riforma del sistema sanitario statunitense. Un test decisivo in vista delle elezioni di metà mandato, ma anche banco di prova politico. Obama intende estendere a tutti la copertura medica, compreso chi non ne beneficia al lavoro o è escluso da programmi di assistenza. Questo attraverso la creazione di un’assicurazione pubblica.
Nella patria del liberalismo il progetto provoca le ire dei repubblicani. “Chiamatela public option, cooperazione o banana, resta il fatto che si tratta di un intervento pubblico nel libero mercato”- ha dichiarato il senatore repubblicano John McCain.
La riforma costerà 900 miliardi di dollari in dieci anni e permetterà a 47 milioni di americani di accedere alle cure mediche. Una sfida tanto grande da far vacillare anche il fronte democratico. Ma il presidente freme e rilancia il dialogo ribadendo ai suoi la necessità di agire entro il 2009, vista la lentezza dei lavori della commissione bipartisan impegnata sul progetto dall’inizio dell’anno. La squadra del presidente non può dimenticare la posta in gioco: nel 1994 l’insuccesso causò il naufragio di Clinton alla Camera e il Senato.
Nella patria del liberalismo il progetto provoca le ire dei repubblicani. “Chiamatela public option, cooperazione o banana, resta il fatto che si tratta di un intervento pubblico nel libero mercato”- ha dichiarato il senatore repubblicano John McCain.
La riforma costerà 900 miliardi di dollari in dieci anni e permetterà a 47 milioni di americani di accedere alle cure mediche. Una sfida tanto grande da far vacillare anche il fronte democratico. Ma il presidente freme e rilancia il dialogo ribadendo ai suoi la necessità di agire entro il 2009, vista la lentezza dei lavori della commissione bipartisan impegnata sul progetto dall’inizio dell’anno. La squadra del presidente non può dimenticare la posta in gioco: nel 1994 l’insuccesso causò il naufragio di Clinton alla Camera e il Senato.
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