Nella seduta parlamentare che si aprirà domani il Governo presenterà all’aula una scheda riassuntiva dei contenuti dei due accordi in via di definizione con l’Italia. Una concessione destinata ad ammorbidire il muro contro muro fra maggioranza e opposizione. Da tempo le forze di minoranza contestano il Governo per la mancata consegna dei testi, per la volontà di procedere alla firma senza coinvolgere il Consiglio Grande e Generale e le categorie economiche e sociali. Troppo importanti i temi trattati, come pure la portata dei cambiamenti insiti nelle intese. Di qui la contestazione a tutto campo per quella che definiscono “una firma al buio”. Ma con la consegna delle schede il Governo viene incontro alle richieste e smorza, di fatto, la polemica. Ad annunciarlo è lo stesso Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, che anticipa la disponibilità dell’esecutivo. “Non sarà una autorizzazione alla firma – precisa – del resto non prevista dal nostro ordinamento e nemmeno la consegna dei testi integrali”. Insomma una concessione parziale che, di fatto, dovrebbe consentire un dibattito più puntuale e meno polemico. “Abbiamo lavorato molto - ricorda il Segretario Mularoni - e siamo vicini a raccogliere i risultati”. La firma degli accordi con l’Italia dovrà consentire di superare problemi e fraintendimenti annosi, di combattere fenomeni distorsivi e ripristinare relazioni più distese fra i due Paesi. “Abbiamo già fatto la scelta di adesione agli standard internazionali – sottolinea il responsabile della politica estera – e su questa strada intendiamo continuare”. Venerdì una nuova firma si aggiungerà a quelle già apposte in calce agli accordi contro le doppie imposizioni fiscali, quella con l’Austria, a cui seguiranno Lussemburgo e Ungheria, presto, si attende solo di conoscere la data ufficiale, l’intesa con la Francia. “Contiamo – conclude Antonella Mularoni – di raggiungere l’obiettivo dei 12 accordi previsti dall’Ocse entro la fine del mese”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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