Cambiare si può. Lo dicono i volti, alcuni noti per passati incarichi di governo, che presentano il movimento politico. Scendono in campo con un movimento di proposta, per aggregare soprattutto i giovani. Stanchi di vedere 1115 disoccupati, a fronte di 6 mila frontalieri più altri in nero. “Non siamo stati capaci di indirizzare i giovani al lavoro, né investire sulla formazione”, dice Della Balda. L’invito più forte lo fanno ai cittadini, all'impegno per risollevare le sorti del paese. per questo il simbolo è un’aquila sullo sfondo delle tre torri e dei colori della repubblica. Per aderire non c’è bisogno di tessere né iscrizioni, solo volontà e idee. Difendono la trasparenza e legalità. Aperti ai movimenti che agiranno per il bene comune e alle forze democratiche che decideranno di voltare pagina. Le loro posizioni: si all’Europa, all’iva e allo scambio automatico di informazioni. Contro la legge tributaria, perché iniqua. Contro una politica nella quale i governanti fanno finta di governare e l’opposizione non fa il suo ruolo ma si svende per uno strapuntino. Alvaro Selva ricorda che quando c’erano loro al governo le cose funzionavano” abbiamo portato il paese a una crescita esponenziale, dice, e se c’era chi sbagliava, veniva richiamato”. “Le nuove generazioni hanno portato alla rovina 32 mila persone, gli fa eco Paolo De Biagi, li chiamano gli inguaiati”. Sul passato che ritorna replica: ci dicono che siamo dinosauri, ma dopo di loro sono arrivati i roditori che si sono mangiati il paese
Nel video l'intervista a Emilio Della Balda.
Giovanna Bartolucci
Nel video l'intervista a Emilio Della Balda.
Giovanna Bartolucci
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