Tema strategico la Sanità, capace di infiammare ciclicamente il dibattito politico, come dimostrato dalla recente polemica tra ex Segretari di Stato. Nel programma della Coalizione Democrazia e Libertà si insiste sulla necessità di una visione “realistica”. DC e AR ritengono imprescindibili sinergie sempre maggiori con le regioni limitrofe; continuando ad investire su nicchie di eccellenza. E poi potenziamento del centro nascita; rilancio della cardiologia; attenzione alla terza età; ottimizzazione della medicina territoriale. Quanto al problema del reclutamento dei medici, si prevede una revisione della normativa sull'attività libero-professionale. Ritenuto infine essenziale, sul fronte previdenziale, un secondo pilastro in grado di garantire maggiori rendimenti. Fulcro della proposta dell'altra Coalizione - Libera/PS e PSD - la medicina di base; con un ruolo cruciale di ambulatori e centri sanitari anche in ottica di prevenzione. Quindi un rafforzamento del rapporto medico-cittadino; possibile estensione della casistica della libera professione; riorganizzazione di Fondiss. Settore cardine – la Sanità – per RF. Per incentivare il reperimento del personale, sollecita nuove condizioni normative ed economiche; convenzioni con università italiane; incentivazione del turismo sanitario, e così via. Fra le priorità, poi, una riorganizzazione amministrativa dell'ISS; l'abolizione delle “mini COT”. Quanto alla previdenza è considerata necessaria l'istituzione di un Ente che gestisca con professionalità i fondi pensione. Parte dal concetto di prevenzione, Demos, per una Sanità sostenibile; e dall'idea del Titano come possibile hub di ricerca scientifica e medicina integrata, vista anche l'attenzione a discipline naturali. E poi un input di carattere generale: il medico di medicina generale – si legge – deve tornare ad essere il referente della famiglia. Articolata la proposta di Domani Motus Liberi; che auspica lo sviluppo di un distretto sanitario d'eccellenza, anche come volano di crescita economica. Da qui la necessità di progettare una nuova struttura ospedaliera. Massima attenzione inoltre a prevenzione sicurezza. Così come all'accessibilità ai servizi sanitari di base, superando lo strumento dei COT. Si propone inoltre l'esternalizzazione di alcuni servizi a strutture private del territorio; in una logica di sussidiarietà. RETE dal canto suo sottolinea come la Sanità pubblica vada liberata dalle influenze di interessi particolari. Fra i punti nodali la realizzazione del nuovo ospedale; la digitalizzazione; campagne di sensibilizzazione sull'educazione sanitaria; l'attrattività: non solo di pazienti da oltre confine – investendo su settori di nicchia -, anche di personale sanitario, dotando il servizio di strumenti all'avanguardia. Sulla libera professione un caveat: che venga svolta solo previo smaltimento delle liste d'attesa per gli assistiti ISS.