San Marino tributa al Ministro degli Esteri russo gli onori militari in Piazza della Libertà. Sergej Lavrov fa il suo ingresso a Palazzo Pubblico per l'udienza con i Capitani Reggenti, Mirco Tomassoni e Luca Santolini atto culminante di una visita dall'alto significato politico. Nell'Aula del Consiglio Grande e Generale siedono le delegazioni dei due Paesi, insieme alle massime autorità istituzionali, politiche e militari del Titano a determinare il valore di un rapporto bilaterale, da 25 anni al più alto livello diplomatico - celebrati tra l'altro lo scorso anno, su input dell'Ambasciatore della Federazione Russa a San Marino, Sergej Razov con lo svelamento del busto di Yuri Gagarin presso la sede dell'Ateneo sammarinese -, e che oggi sta conoscendo una forte accelerazione.
Relazioni fra “il Paese più grande del mondo e la Repubblica più antica – ricorda il Segretario agli Esteri - che si fondano su una collaborazione intensa e sul reciproco riconoscimento dei ruoli, anche a livello internazionale”. Mediazione e promozione del dialogo interculturale e interreligioso: Nicola Renzi punta su prerogative che San Marino possiede nel proprio DNA, e che si sostanziano nella capacità di creare ponti, favorire canali di interazione fra Stati, certo che la Russia ne sappia cogliere appieno la forza.
E così è: dal Ministro Lavrov il riconoscimento di una storia millenaria “per la quale nutriamo – dice - un profondo rispetto”. L'incontro di oggi, poi, “una vivida testimonianza della reciproca fiducia tra i due Paesi”. Quindi un excursus dei risultati raggiunti e le linee guida per il futuro: tra queste, l'intenzione russa di attivarsi per semplificare le procedure di rilascio dei visti a fini turistici e non solo. Cooperazione, sintonie e cura degli interessi reciproci che si traducono nell'invito rivolto al Segretario Renzi per una prossima visita ufficiale a Mosca.
Discorso che assume via, via tenore sempre più politico nella seconda parte, quando si concentra sulla complessa situazione in Europa e sulla tensione in crescita con gli USA. Lavrov guarda con apprensione al “crescente attivismo politico-militare della NATO sia vicino ai confini russi, – afferma - sia nei Balcani”, denunciando di fatto “la violazione in maniera grossolana – insiste - del principio dell'indivisibilità della sicurezza stabilito in ambito OSCE”, un'organizzazione da cui per il Ministro russo “può e deve venire un contributo utile a ricomporre la situazione”.
Stabilità in Europa che passa – dice - anche dal rapido superamento politico del conflitto interno in Ucraina, innescato da ultranazionalisti – sostiene – impegnati in una cruenta guerra civile nel sud-est del Paese, sabotando l'attuazione degli accordi di Minsk”. “Da tempo la Russia preme per la costituzione in Europa di uno spazio comune di pace, sicurezza e ampia cooperazione economica che si basi sui valori della parità dei diritti, del reciproco rispetto, del buon vicinato e dell'apertura. Sono convinto – conclude - che a questo proposito noi la pensiamo allo stesso modo”.
“San Marino è pronto a mettersi a disposizione della comunità internazionale - conferma la Reggenza – per assicurare la responsabile attenzione alle tematiche di stringente attualità”. (...) “La più antica Repubblica europea, esempio di libertà e neutralità preservate nei secoli, potrà essere assunta come sede di dialogo e confronto in materia di controversie internazionali; un luogo dove trasformare valori e principi in azioni realistiche”.
Prima di lasciare il Titano, il Ministro Lavrov, in forma privata, ha reso omaggio al monumento in memoria della strage di Beslan realizzato da Renzo Jarno Vandi, “uno dei pochi di questo tipo – si compiace Lavrov - al di fuori della Russia”.
Relazioni fra “il Paese più grande del mondo e la Repubblica più antica – ricorda il Segretario agli Esteri - che si fondano su una collaborazione intensa e sul reciproco riconoscimento dei ruoli, anche a livello internazionale”. Mediazione e promozione del dialogo interculturale e interreligioso: Nicola Renzi punta su prerogative che San Marino possiede nel proprio DNA, e che si sostanziano nella capacità di creare ponti, favorire canali di interazione fra Stati, certo che la Russia ne sappia cogliere appieno la forza.
E così è: dal Ministro Lavrov il riconoscimento di una storia millenaria “per la quale nutriamo – dice - un profondo rispetto”. L'incontro di oggi, poi, “una vivida testimonianza della reciproca fiducia tra i due Paesi”. Quindi un excursus dei risultati raggiunti e le linee guida per il futuro: tra queste, l'intenzione russa di attivarsi per semplificare le procedure di rilascio dei visti a fini turistici e non solo. Cooperazione, sintonie e cura degli interessi reciproci che si traducono nell'invito rivolto al Segretario Renzi per una prossima visita ufficiale a Mosca.
Discorso che assume via, via tenore sempre più politico nella seconda parte, quando si concentra sulla complessa situazione in Europa e sulla tensione in crescita con gli USA. Lavrov guarda con apprensione al “crescente attivismo politico-militare della NATO sia vicino ai confini russi, – afferma - sia nei Balcani”, denunciando di fatto “la violazione in maniera grossolana – insiste - del principio dell'indivisibilità della sicurezza stabilito in ambito OSCE”, un'organizzazione da cui per il Ministro russo “può e deve venire un contributo utile a ricomporre la situazione”.
Stabilità in Europa che passa – dice - anche dal rapido superamento politico del conflitto interno in Ucraina, innescato da ultranazionalisti – sostiene – impegnati in una cruenta guerra civile nel sud-est del Paese, sabotando l'attuazione degli accordi di Minsk”. “Da tempo la Russia preme per la costituzione in Europa di uno spazio comune di pace, sicurezza e ampia cooperazione economica che si basi sui valori della parità dei diritti, del reciproco rispetto, del buon vicinato e dell'apertura. Sono convinto – conclude - che a questo proposito noi la pensiamo allo stesso modo”.
“San Marino è pronto a mettersi a disposizione della comunità internazionale - conferma la Reggenza – per assicurare la responsabile attenzione alle tematiche di stringente attualità”. (...) “La più antica Repubblica europea, esempio di libertà e neutralità preservate nei secoli, potrà essere assunta come sede di dialogo e confronto in materia di controversie internazionali; un luogo dove trasformare valori e principi in azioni realistiche”.
Prima di lasciare il Titano, il Ministro Lavrov, in forma privata, ha reso omaggio al monumento in memoria della strage di Beslan realizzato da Renzo Jarno Vandi, “uno dei pochi di questo tipo – si compiace Lavrov - al di fuori della Russia”.
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