Il Gubbio non ha mai vinto e il Vicenza non ha mai perso. Frase valida sia prima che dopo lo scontro del Barbetti, uno 0-3 che tiene i biancorossi nei piani altissimi e lascia i rossoblu in zona playout. Passa tutto dai piedi di Giacomelli: è lui a favorire il rimpallo che permette a Marotta di saltare Sbaffo e presentarsi da Zanellati, prodigioso nel fermarlo di piede. Ed è su una sua imbucata che lo stesso Zanellati s'incarta in uscita, Guerra è sul pezzo e insacca di petto. Poi Marotta la strappa a Konate, silura Munoz con l'aiuto di Giacomelli e viene steso da un'altra uscita di Zanellati, che manda il solito Giacomelli a raddoppiare dal dischetto. Nella ripesa Marotta si divora il terzo calciando alto da due passi su assist di Vandeputte, mentre quando Guerra imbecca Arma è un miracolo di Zanellati a evitare il tracollo. Sbaffo incoccia dal mezzo dell'area ma manca specchio e accorcio, quindi, in contropiede, il Vicenza la chiude: Zarpellon salta Cinaglia, si fa quasi tutto il campo e infine smarca Zonta, che completa in bellezza con uno scavetto d'autore. Zanellati para ancora a tu per tu con Arma, che subito dopo, sul tiro di Cinelli respinto male, fa fallo su Bacchetti prima di potersi prendere la rivincita. Cinelli che, nel recupero, stende in area De Silvestro, Grandi però ipnotizza Cesaretti e il Vicenza resta miglior difesa a quota 2.
In piena zona playoff, 1-1 tra Fermana e Sambenedettese, quest'ultima quinta della classe con un punto in più dei rivali. Samb avanti con Cernigoi che sul suggerimento di Di Massimo tiene su Comotto e incrocia in angolo basso. Un errore di Scrosta manda in porta anche Frediani, Gemello esce a coprirgli lo specchio e lui spara sull'esterno. Così Fermo impatta: Liguori aggancia l'invito di Ricciardi e calcia, Carillo devia col piede e Santurro nulla può. Dopodiché solo intenzioni: Di Massimo scivola e non riesce a far male a Gemello, Liguori invece si ritrova imbeccato da una leggerezza di Rapisarda, slalomeggia un po' ma sul più bello manda a lato. Ancora Gemello respinge il volante dal limite di Orlando, che subito dopo sfrutta il liscio di Sperotto per servire Cernigoi, smarcato da un altro liscio di Scrosta ma troppo molle nella conclusione.