Nel Girone B c'è un'emiliana che dà spettacolo a suon di vittorie e goleade, ma oggi quell'emiliana non è la Reggiana. Che dopo tre successi consecutivi perde la testa della classe travolta 5-0 da un Fiorenzuola sempre più convincente e lanciato: è il terzo successo in fila, che vale l'aggancio al terzo posto alla Regia – che si limita ai legni di Lanini – e alla Carrarese, con la vetta che invece passa al duo Siena-Gubbio.
La partita si decide già nella seconda metà del primo tempo, quando arriva l'allungo dei rossi: traversone di Danovaro, Mastroianni non ci arriva d'un soffio ma sul secondo palo sbuca Morello, dimenticato dalla difesa e libero di insaccare da due passi. Il lato destro della difesa ospite fa acqua e il raddoppio ha una dinamica simile: Oneto ad avviare la sgroppata di Sartore, sull'incrociata Voltolini respinge sul palo lontano dove c'è di nuovo in agguato Morello, a Guglielmotti non riesce la chiusura alla disperata ed è doppietta.
Uno-due micidiale che lì per lì non stende la Regia che anzi potrebbe tornare in corsa quando Battaiola buca l'uscita sul cross di Rosafio, Lanini lo anticipa di testa ma sbatte sul palo. Niente riapertura, anzi ecco un altro disastro difensivo ad allargare la forbice: Cauz s'avventura in un palleggio che proprio non ci sta e regala la scena a Sartore, che viceversa supera in pallonetto Cremonesi, elude anche Laezza e scarica in rete un tris da applausi.
Granata disastrosi dietro e ancora sfortunati davanti: dopo il rigore invocato per il contatto Oddi-Laezza scatta un ping pong buono per Lanini, la cui bordata non lascerebbe scampo se solo non s'infrangesse sulla traversa. Altra porta scorrevole e, con l'avvio di ripresa, i titoli di coda: punizione di Fiorini, torre di Stronati e stacco perentorio di Oneto a siglare il poker Fiorenzuola.
È fatta, per dare un sussulto alla Regia non basta nemmeno un altro mezzo errore di Battaiola, che non trattiene il tiro di Lanini ma si riscatta anticipando Varela Djamanca a rimbalzo. Così, nel finale, l'ennesimo svarione difensivo avvia la ripartenza della manina: a firmarla è Di Gesù, che sull'appoggio al limite di Fiorini va col destro e supera un Voltolini talmente scoraggiato da non provarci nemmeno.