Il Domagnano fa la partita, il Faetano la vince. In estrema sintesi, il primo incontro sull'orlo del precipizio premia il cinismo e non l'iniziativa, fin dalle prime battute di stampo giallorosso ed alimentata da un pubblico quanto mai caloroso.
Gli uomini di Lepri lasciano il comando delle operazioni agli avversari, estraniandosi dalla partita per un buon quarto d'ora in cui il Domagnano crea, ma pecca in fase di finalizzazione. A Bucci non riesce di replicare la parabola che è significata post season, mentre a farsi apprezzare è la tecnica in velocità di Mami, che al 26' avvia l'azione che si concluderà con lo sportivissimo gesto di Bucci, che dice: “L'ho toccata io” - quando D'Adamo aveva già indicato la bandierina.
Il destino segue però binari tutti suoi, non certo quelli del fair-play, e così è il Faetano – alla prima vera sortita – a mettere la freccia. Andrea Moroni parte da sinistra e dopo essersi liberato di un avversario opera un tiro-cross che gli vale l'ingresso nel tabellino, nonostante la deviazione decisiva – ahilui – sia di Andrea Venerucci, che taglia fuori Muraccini.
Gli uomini di Protti tornano a costruire, Lamantia dà sicurezza al suo reparto uscendo a più riprese, mentre è da rivedere il contatto Cavoli-Piscaglia: l'esterno di Lepri sbraccia; movimento dell'arto non congruo con quello del corpo, ma D'Adamo lascia giocare, sbagliando.
Il finale di frazione sembra poter salutare il raddoppio, ma né Ugolini sulla torre di capitan Valentini, né tantomento Cavoli sul traversone dalla trequarti di Marcatilli, riescono a centrare la porta.
Nella ripresa si assiste al medesimo canovaccio: il Domagnano si mette all'opera, arrivando spesso e volentieri nei pressi dell'area avversaria, senza mai riuscire però a concludere in maniera definitiva, come Chiarabini e Mami – nei primi 120 secondi – danno atto.
Timide le proteste giallorosse sulla chiusura di Della Valle al 14': intervento ruvido su Chiarabini, ma regolare.
La parte centrale della frazione torna a risultare sanguinosa per il Domagnano: Stefanelli arma il mancino di Rinaldi, che spreca. Lo stesso bomber gialloblù – al primo tiro nello specchio della sua serata – non sbaglierà: Patregnani intercetta un pallone perso da Iencinella e mette in moto Cavoli che pesca l'inserimento puntuale di Stefanelli, pure fortunato nel far passare la sfera tra le gambe di Venerucci e Muraccini. Ma tant'è: il Faetano raddoppia e vede il passaggio del turno distante mezzora, nella quale il Domagnano non riuscirà a rimettere in discussione un match a lunghi tratti condotto.
L'ingresso di Aissaoui dà freschezza e soluzioni alternative alla manovra offensiva, ma il primo tiro potenzialmente risolutivo della partita giallorossa arriva solo a due minuti dal termine, quando Chiarabini incontra l'ottima risposta di Lamantia.
Dura appena due partite il ritorno del Domagnano nella post season di campionato, ma idee e qualità non mancano alla formazione di Protti, costretta a soccombere al pragmatismo del Faetano.
LP
Differita TV sabato 9 maggio, ore 21:00 su San Marino RTV Sport (93 DTT).
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Gli uomini di Lepri lasciano il comando delle operazioni agli avversari, estraniandosi dalla partita per un buon quarto d'ora in cui il Domagnano crea, ma pecca in fase di finalizzazione. A Bucci non riesce di replicare la parabola che è significata post season, mentre a farsi apprezzare è la tecnica in velocità di Mami, che al 26' avvia l'azione che si concluderà con lo sportivissimo gesto di Bucci, che dice: “L'ho toccata io” - quando D'Adamo aveva già indicato la bandierina.
Il destino segue però binari tutti suoi, non certo quelli del fair-play, e così è il Faetano – alla prima vera sortita – a mettere la freccia. Andrea Moroni parte da sinistra e dopo essersi liberato di un avversario opera un tiro-cross che gli vale l'ingresso nel tabellino, nonostante la deviazione decisiva – ahilui – sia di Andrea Venerucci, che taglia fuori Muraccini.
Gli uomini di Protti tornano a costruire, Lamantia dà sicurezza al suo reparto uscendo a più riprese, mentre è da rivedere il contatto Cavoli-Piscaglia: l'esterno di Lepri sbraccia; movimento dell'arto non congruo con quello del corpo, ma D'Adamo lascia giocare, sbagliando.
Il finale di frazione sembra poter salutare il raddoppio, ma né Ugolini sulla torre di capitan Valentini, né tantomento Cavoli sul traversone dalla trequarti di Marcatilli, riescono a centrare la porta.
Nella ripresa si assiste al medesimo canovaccio: il Domagnano si mette all'opera, arrivando spesso e volentieri nei pressi dell'area avversaria, senza mai riuscire però a concludere in maniera definitiva, come Chiarabini e Mami – nei primi 120 secondi – danno atto.
Timide le proteste giallorosse sulla chiusura di Della Valle al 14': intervento ruvido su Chiarabini, ma regolare.
La parte centrale della frazione torna a risultare sanguinosa per il Domagnano: Stefanelli arma il mancino di Rinaldi, che spreca. Lo stesso bomber gialloblù – al primo tiro nello specchio della sua serata – non sbaglierà: Patregnani intercetta un pallone perso da Iencinella e mette in moto Cavoli che pesca l'inserimento puntuale di Stefanelli, pure fortunato nel far passare la sfera tra le gambe di Venerucci e Muraccini. Ma tant'è: il Faetano raddoppia e vede il passaggio del turno distante mezzora, nella quale il Domagnano non riuscirà a rimettere in discussione un match a lunghi tratti condotto.
L'ingresso di Aissaoui dà freschezza e soluzioni alternative alla manovra offensiva, ma il primo tiro potenzialmente risolutivo della partita giallorossa arriva solo a due minuti dal termine, quando Chiarabini incontra l'ottima risposta di Lamantia.
Dura appena due partite il ritorno del Domagnano nella post season di campionato, ma idee e qualità non mancano alla formazione di Protti, costretta a soccombere al pragmatismo del Faetano.
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