Fino al 17 settembre al Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra “Hollywood Icons”, oltre 160 ritratti di grandi nomi della storia del cinema.
Un affascinante mondo in bianco e nero avvolge lo spettatore di Hollywood Icons, le immagini più note del pianeta hollywoodiano, dagli anni '20 ai '60, provenienti dalla collezione di John Kobal, uno dei più autorevoli esperti di storia del cinema.
I fotografi di scena agivano silenziosamente dietro le quinte, ma producevano immagini glamour rivelatesi poi essenziali per la creazione delle star. Bastava uno scatto che non rendesse al meglio, e una carriera poteva essere distrutta. Un'altra, lanciata nel firmamento, e ne sanno qualcosa nomi come Greta Garbo, Joan Crawford, Clark Gable, Marilyn Monroe.
Le icone di Hollywood, ancora oggi famosissime al grande pubblico, quando varcavano il cancello degli studi cinematografici per la prima volta, erano comuni mortali: era poi il “laboratorio” alchimistico di Hollywood a trasformarle da donna di bella presenza a irresistibile sirena dello schermo o, se uomo, da bel giovane a eroe di milioni di persone.
A questo appello non mancano nemmeno due star nostrane, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. I fotografi ritrattisti producevano poi un flusso continuo di immagini fresche dei film più in voga, che venivano consumate da un pubblico che negli anni '30 e '40 si rivelò insaziabile. Prima dell'avvento della tv infatti, i film si ammiravano una volta sola, e le immagini scattate sul set rafforzavano il legame con le stelle del cinema, divenute così immortali.
Francesca Biliotti
Un affascinante mondo in bianco e nero avvolge lo spettatore di Hollywood Icons, le immagini più note del pianeta hollywoodiano, dagli anni '20 ai '60, provenienti dalla collezione di John Kobal, uno dei più autorevoli esperti di storia del cinema.
I fotografi di scena agivano silenziosamente dietro le quinte, ma producevano immagini glamour rivelatesi poi essenziali per la creazione delle star. Bastava uno scatto che non rendesse al meglio, e una carriera poteva essere distrutta. Un'altra, lanciata nel firmamento, e ne sanno qualcosa nomi come Greta Garbo, Joan Crawford, Clark Gable, Marilyn Monroe.
Le icone di Hollywood, ancora oggi famosissime al grande pubblico, quando varcavano il cancello degli studi cinematografici per la prima volta, erano comuni mortali: era poi il “laboratorio” alchimistico di Hollywood a trasformarle da donna di bella presenza a irresistibile sirena dello schermo o, se uomo, da bel giovane a eroe di milioni di persone.
A questo appello non mancano nemmeno due star nostrane, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. I fotografi ritrattisti producevano poi un flusso continuo di immagini fresche dei film più in voga, che venivano consumate da un pubblico che negli anni '30 e '40 si rivelò insaziabile. Prima dell'avvento della tv infatti, i film si ammiravano una volta sola, e le immagini scattate sul set rafforzavano il legame con le stelle del cinema, divenute così immortali.
Francesca Biliotti
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