Il binomio leonardesco è: la sperimentazione della ricerca scientifica diventa immagine creativa nel capolavoro artistico. Da Vinci usava la figura, il disegno nella medicina e nelle altre scienze future, plasmandole (rendendole malleabili) direttamente dalla natura. LEONARDO va oltre MICHELANGELO incontra idealmente il grande navigatore AMERIGO VESPUCCI che scopre immaginandolo... il Nuovo Mondo. Leonardo studia il movimento intuendo dalla forma la funzione dando respiro alla pittura (arte) e all'invenzione (tecnica): l'ingegno del fare. La NOTOMIA diventa ANATOMIA attraverso il corpo umano il Genio fiorentino coglie l'anima riuscendo a esprimerne il binomio, appunto: la GIOCONDA ha l'occhio clinico! Monna Lisa è un esercizio di stile medico. La BOTANICA ne fa un osservatore formidabile 100 anni prima di Galileo o di Bacone. L'inventore del Rinascimento è già un filosofo naturalista per gli studi di botanica e le ricerche sull' “Uomo di vetro” con i suoi studi sorprendenti sul feto e la circolazione sanguigna. Non aveva paura della morte per questo studiava i cadaveri dissezionandoli 'creando' l'Uomo vitruviano (divulgativo) a nostro uso e consumo. Il giovanissimo allievo di bottega del VERROCCHIO oggi ispira la STREET ART 500 e i REAL BODIES della mostra veneziana ANATOMY.
fz