Di origine croata, si stabilisce a San Marino negli anni '80. Proveniente da una famiglia di scalpellini, scultori e architetti, è proprio nella scultura che ha espresso al meglio il suo talento poliedrico, lavorando soprattutto pietra e marmo. Di vivo ricordo per la Repubblica sono i modelli realizzati negli anni '90 per la serie di monete della Repubblica a tema “Storia e leggenda di San Marino”, nonché la statua dedicata a Don Bosco collocata a Borgo Maggiore e oggi ancora in restauro.
L'annuncio della Famiglia Lozica
Lujo, come era conosciuto dagli amici sammarinesi, nacque nel Novembre 1934 a Lumbarda sull’isola di Korcula in Croazia. Dovette come molti suoi coetanei, crescere presto, a causa dell’occupazione fascista della Dalmazia, della guerra, della fucilazione del fratello maggiore Ivo Lozica – anch’egli scultore cardine nella storia dell’arte croata - e dell’esperienza come rifugiato presso il campo profughi di El Shatt. Lo storico Dragan Markovina dichiara “Ho amato in questo irripetibile uomo, più di tutto l’autentico edonismo, lo schietto antifascismo e la prontezza a dire sempre ciò che riteneva andasse detto, indipendentemente da quanto ciò gli sarebbe costato.” La vita lo portò a scoprire i limiti della libertà individuale, travalicare il concetto di confine territoriale e della tecnica, alla continua ricerca di una propria armonica linea come interpretazione del reale. Nelle sue opere la figura della Donna è protagonista, in una sintesi tra edonistico ed etereo, dove la fisicità si perde nella forma per trovare nella materia marmorea la sua perfezione. Le sue sculture sono presenti in tutto il mondo: dall’Algeria fino a Bruxelles, dall’India agli Stati Uniti. Tra i lavori che è possibile vedere a San Marino in luoghi pubblici: il bassorilievo rappresentante il Giovan Battista Belluzzi, posizionato sulle Mura della Città di San Marino sotto Palazzo Begni, il Gioco Materno in marmo bianco presso la sede della Banca di San Marino a Faetano, Le Mani di Madre nel giardino della Scuola Elementare di Cailungo, il mosaico presso la filiale di Dogana della Banca Agricola Commerciale simboleggiante l’abbondanza, e la statua del Don Bosco. Quest’ultima, originariamente posizionata presso il parco dell’Istituto Musicale Sammarinese, è ora in attesa di un adeguato riposizionamento che possa valorizzare sia l’imponente bronzo che la figura dell’amato pastore giovanile, certamente nel rispetto della volontà dell’artista. Ringraziamo sentitamente tutti quanti ci sono vicini in questo doloroso momento. Nella giornata di sabato 27 Aprile accompagneremo Lujo a riunirsi con la madre Ana, il padre Antun Cice e i fratelli Ivo e Ante Misko presso il cimitero della natìa Lumbarda.