Il titolo MEGAlo fa il verso pur essendo un omaggio a METROPOLIS di Fritz Lang, ambientato in una New York ribattezzata da Coppola New Rome, con tutti i rimandi storici alla “Res publica” di Platone e “Utopia” di Thomas More. La storia è una sorta di congiura di Catilina all'americana su base urbanistica e architettonica giocata tra Cicerone, Cesare, e Francis Coppola stesso. Il Kòlossal è un poema utopico cinematografico scritto in 40 anni con un budget di 120 mln di dollari investiti su un'idea stupefacente: l'invenzione di un materiale ecosostenibile, il MEGALON, capace di fermare il tempo. Nel film c'è tutto il mondo del regista a partire dagli anni 80 espresso in modo barocco ma grandioso come solo chi ha immaginato APOCALYPSE NOW poteva fare. Si vive l'esperienza del vuoto poco prima di fermare il tempo (utilizzando la materia) secondo l'intuizione filmica dell'autore. Il suo futuro distopico (è la frase più in uso oggi) diventa un divenire nostalgico che sprofonda nel passato 'anteriore' spostato avanti dalla malinconia...