20 DAYS IN MARIUPOL è ormai storia del reportage bellico ucraino testimonianza viva di come finisce la pace tra due paesi vicini: una squadra di reporter entra nella città portuale e 'resiste' assediata per 20 giorni documentando tutto senza filtri dalla parte degli aggrediti, militari e civili. Alla fine asserragliati nell'ospedale della città con mamme e bambini in trappola continuano a lavorare... è l'inizio della loro denuncia contro la guerra. Non solo un documento lucido ma un gesto morale di pace per la gente comune su ambo i fronti, inerme, all'oscuro dell'offensiva russa, “operazione militare speciale” oggi conflitto internazionale. 20 GIORNI nella città martire senza censure a filmare soprusi e violenze di chi assale, occupa, e cambia a forza il verso della storia. Consumare immagini è giustificato sul campo perché la camera filma ciò che non vorremmo vedere, e che il cervello cercherà per sempre di dimenticare.