Martedì nuovo incontro per il progetto banca della vita, che si avvia a cominciare le proprie attività. Presenti gli ideatori del progetto, assieme ai tecnici Alberto Olivucci (Cooperativa Semi rurali), Pier Paolo Dal Monte (Movimento Decrescita Felice) e in collegamento da Parma Giovanni Leoni (Agrivillaggio, MDF).
Per la parte sammarinese presenti UGRAA, Consorzio Terra di San Marino, e i Presidenti delle cooperative agricole e degli allevatori.
Si è registrata una piena condivisione degli obiettivi del progetto (tutela della biodiversità, autoproduzione di semi autoctoni, coltivazione in biologico) e grande disponibilità da parte degli operatori sammarinesi.
Oltre al terreno che banca della vita gestirà autonomamente, per produrre ortaggi e frutti oltre ai semi, si è iniziato a discutere della possibilità, da parte degli agricoltori sammarinesi, di mettere a disposizione altri terreni per sperimentare da subito la coltivazione con metodo biologico di piccoli appezzamenti con tipologie di grani antichi. Ora rimane da formalizzare banca della vita, e dare inizio alle attività, che vedranno la collaborazione di numerosi tecnici e appassionati che in questi mesi si sono interessati all'iniziativa. L'iniziativa, insieme alla Segreteria di Stato per il Territorio, sta verificando quale sia la forma giuridica migliore per garantire a banca della vita autonomia e accesso ai benefici previsti per l'agricoltura. In concomitanza, si lavora ad una formulazione che renda applicabile a San Marino la legge quadro sul seme, su cui hanno lavorato personalità quali Salvatore Ceccarelli, Vandana Shiva, Maria Grazia Mammuccini e Giannozzo Pucci (Navdanya International), tutti coinvolti nel progetto banca della vita. Iniziativa che rappresenta una opportunità per il paese: quella di fare di San Marino una meta di turismo del benessere
vero, incentrato su una produzione totalmente biologica. Progetto che mira a: miglioramento dei prodotti alimentari e delle loro
qualità nutraceutiche, miglioramento della qualità dell'aria e delle falde acquifere, promozione gratuita del modello San Marino a livello internazionale (grazie agli enti internazionali coinvolti nel progetto), miglioramento del contributo dell'agricoltura al PIL sammarinese, miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori. Sono solo alcuni dei vantaggi, a cui vanno aggiunti i percorsi formativi, i convegni, l'individuazione di San Marino
quale sede internazionale di tutela del territorio e della biodiversità, tornando a essere a tutti gli effetti terra della
libertà.
Per la parte sammarinese presenti UGRAA, Consorzio Terra di San Marino, e i Presidenti delle cooperative agricole e degli allevatori.
Si è registrata una piena condivisione degli obiettivi del progetto (tutela della biodiversità, autoproduzione di semi autoctoni, coltivazione in biologico) e grande disponibilità da parte degli operatori sammarinesi.
Oltre al terreno che banca della vita gestirà autonomamente, per produrre ortaggi e frutti oltre ai semi, si è iniziato a discutere della possibilità, da parte degli agricoltori sammarinesi, di mettere a disposizione altri terreni per sperimentare da subito la coltivazione con metodo biologico di piccoli appezzamenti con tipologie di grani antichi. Ora rimane da formalizzare banca della vita, e dare inizio alle attività, che vedranno la collaborazione di numerosi tecnici e appassionati che in questi mesi si sono interessati all'iniziativa. L'iniziativa, insieme alla Segreteria di Stato per il Territorio, sta verificando quale sia la forma giuridica migliore per garantire a banca della vita autonomia e accesso ai benefici previsti per l'agricoltura. In concomitanza, si lavora ad una formulazione che renda applicabile a San Marino la legge quadro sul seme, su cui hanno lavorato personalità quali Salvatore Ceccarelli, Vandana Shiva, Maria Grazia Mammuccini e Giannozzo Pucci (Navdanya International), tutti coinvolti nel progetto banca della vita. Iniziativa che rappresenta una opportunità per il paese: quella di fare di San Marino una meta di turismo del benessere
vero, incentrato su una produzione totalmente biologica. Progetto che mira a: miglioramento dei prodotti alimentari e delle loro
qualità nutraceutiche, miglioramento della qualità dell'aria e delle falde acquifere, promozione gratuita del modello San Marino a livello internazionale (grazie agli enti internazionali coinvolti nel progetto), miglioramento del contributo dell'agricoltura al PIL sammarinese, miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori. Sono solo alcuni dei vantaggi, a cui vanno aggiunti i percorsi formativi, i convegni, l'individuazione di San Marino
quale sede internazionale di tutela del territorio e della biodiversità, tornando a essere a tutti gli effetti terra della
libertà.
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