Le recenti innovazioni in tema di medicina rigenerativa e ingegneria tessutale verranno presentate al pubblico il 5 maggio nel Forum sanità 4.0 a San Marino, con oltre 500 specialisti partecipanti. Una rivoluzione con brevetti esclusivi grazie all'impiego di prelievi di sangue o di cellule del grasso, per trattare diverse patologie e artrosi che investono migliaia di pazienti giovani e attivi.
"Sicuramente questo nuovo approccio permette di essere meno invasivi", spiega il professor Stefano Zaffagnini, direttore Istituto Rizzoli Bologna. La medicina rigenerativa è nata negli anni '90 e l'Italia è stata tra i primi a fare ingegneria tessutale. La disciplina è passata attraverso una complessa evoluzione, contaminata anche da modifiche a livello legislativo e dal progresso tecnologico, fino a raggiungere oggi una nuova generazione di impianti che può migliorare la qualità dell'intervento clinico, i cui benefici stanno per essere validati da diversi lavori scientifici.
"Sicuramente questo nuovo approccio permette di essere meno invasivi", spiega il professor Stefano Zaffagnini, direttore Istituto Rizzoli Bologna. La medicina rigenerativa è nata negli anni '90 e l'Italia è stata tra i primi a fare ingegneria tessutale. La disciplina è passata attraverso una complessa evoluzione, contaminata anche da modifiche a livello legislativo e dal progresso tecnologico, fino a raggiungere oggi una nuova generazione di impianti che può migliorare la qualità dell'intervento clinico, i cui benefici stanno per essere validati da diversi lavori scientifici.
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