Un film interiore e personale ispirato alle BACCANTI di Euripide con in scena un padre-dio minore, Vittorio, che tanto ricorda Dionisio nella sua vendetta perpetua contro l'uomo. Due donne, la figlia (tecnico delle luci) e la compagna attrice allestiscono uno spettacolo di Teatro-Danza con al centro il dramma greco. Saranno loro a pagare... la morte del padre in ospedale per un virus sconosciuto (il male) che rischia di uccide anche il loro sofferto bene. Il folle padre 'dionisiaco', libertario, ha cresciuto la figlia nel mito dell'immortalità senza prepararla alla caducità della corporalità: fine del bello.