La trasposizione drammaturgica dei personaggi del Collodi (Fatina, Pinocchio e Mangiafuoco) ha la struttura del teatro greco (il coro libero e gli spettatori intorno nei palchi) ma non rispetta la fusione dei due mondi: la via della polis (realtà) e la strada del divino ma predilige la dimensione sovrannaturale. L'ENIGMA è l'adolescenza della trasformazione, come il corpo di Pinocchio, che trascende la carne per nascondersi nel legno. È Silvia Calderoni a dar forma al personaggio imbrigliato nella macchinosità legnosa, tra maschile e femminile anche più dei generi, mutevole e molteplice. La fatina è Chiara Bersani (che inscena anche il grillo) performer colpita da osteoporosi imperfetta la cui voce di scena viene dal doppiaggio 'deformato' di Mariangela Gualtieri. Tutti, in fine, ci chiediamo: ma Pinoocchio muore? Perché, in fondo, è il suo REQUIEM. Siamo tutti MARIONETTE (mosse da fili) o BURATTINI (mossi come pupazzi)?!
fz