Le cifre fornite dalla Confederazione sindacale internazionale sono impressionanti: ogni anno più di 2 milioni di donne e uomini muoiono a causa di incidenti sul lavoro e a seguito di malattie professionali.
Gli infortuni sono stimati in 270 milioni l’anno, mentre le malattie sono calcolate in 160 milioni di nuovi casi, e provocano annualmente 1 milione 700mila decessi.
E’ stato inoltre stimato che più della meta dei 355mila decessi che avvengono annualmente sui luoghi di lavoro si verificano nel settore agricolo, in cui è occupata la metà della manodopera mondiale.
Altri settori a rischio sono l’estrazione mineraria, l’edilizia e la pesca commerciale.
Ogni anno 12mila bambini perdono la vita sul lavoro; le sostanze tossiche causano la morte di 340mila lavoratori all’anno. Il solo amianto provoca circa 100mila vittime.
Anche a San Marino il bilancio è grave: negli ultimi 15 anni, i morti sono stati 11, mentre continuano a registrarsi ogni anno diverse centinaia di infortuni professionali, anche gravi. La giornata internazionale di commemorazione, alla quale anche la Csu ha aderito, rappresenta un’altra occasione per sollecitare governo, imprese e organismi preposti, sottolineano i sindacati, a mettere in campo ogni azione necessaria per rendere pienamente esecutive le norme di legge sulla sicurezza.
Csdl e Cdls auspicano che anche San Marino riconosca ufficialmente il 28 aprile come giornata di commemorazione, così come hanno già fatto altri 19 Paesi nel mondo.
Gli infortuni sono stimati in 270 milioni l’anno, mentre le malattie sono calcolate in 160 milioni di nuovi casi, e provocano annualmente 1 milione 700mila decessi.
E’ stato inoltre stimato che più della meta dei 355mila decessi che avvengono annualmente sui luoghi di lavoro si verificano nel settore agricolo, in cui è occupata la metà della manodopera mondiale.
Altri settori a rischio sono l’estrazione mineraria, l’edilizia e la pesca commerciale.
Ogni anno 12mila bambini perdono la vita sul lavoro; le sostanze tossiche causano la morte di 340mila lavoratori all’anno. Il solo amianto provoca circa 100mila vittime.
Anche a San Marino il bilancio è grave: negli ultimi 15 anni, i morti sono stati 11, mentre continuano a registrarsi ogni anno diverse centinaia di infortuni professionali, anche gravi. La giornata internazionale di commemorazione, alla quale anche la Csu ha aderito, rappresenta un’altra occasione per sollecitare governo, imprese e organismi preposti, sottolineano i sindacati, a mettere in campo ogni azione necessaria per rendere pienamente esecutive le norme di legge sulla sicurezza.
Csdl e Cdls auspicano che anche San Marino riconosca ufficialmente il 28 aprile come giornata di commemorazione, così come hanno già fatto altri 19 Paesi nel mondo.
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