“Sei mesi fa avevamo chiesto di mettere fine al perdurare di una instabilità politica ormai cronica. Invece continuiamo ad assistere ad una strisciante crisi che impedisce di guardare al futuro con fiducia e serenità”. Il Presidente dell’Anis Pier Giovanni Terenzi traccia un quadro amaro della situazione politica. “Continuiamo – dice – a fare i conti con istituzioni che viaggiano più lente della società, con scelte mancate, con attese snervanti e con un sindacato che, a fatica, cerca di uscire dai vecchi schemi nei quali è imprigionato”. Terenzi ricorda che di fronte all’ennesima crisi di Governo, nel novembre scorso, l’Anis si era espressa in favore del ricorso anticipato alle urne. “Si è invece deciso – afferma – per il solito rimpasto, e dopo 4 mesi assistiamo alla più lunga verifica della storia recente fra i partiti di maggioranza”. Il presidente di Assoindustria ricorda che l’Italia è a crescita quasi zero, che l’Europa andrà all’1,3% e che le previsioni di inflazione per il 2008 sono state riviste al rialzo fino al 2,7%. “Serve – sottolinea – la modernizzazione di San Marino per essere in grado di competere come sistema. I rapporti con l’Italia, da sempre fondamentali per il nostro Paese e da qualche anno più critici, non hanno registrato passi in avanti. L’economia sammarinese è un volano di crescita per i comuni e le province limitrofe. E’ ora – afferma – che l’Italia e i suoi rappresentanti politici a tutti i livelli, si rendano conto che la nostra Repubblica rappresenta una risorsa e non una distorsione”. Tra le questioni che richiedono un intervento urgente, il Presidente dell’Anis mette la riforma del sistema pensionistico e il completamento del secondo modulo fiscale. “Le imprese manifatturiere – sottolinea Terenzi – generano il 40% del fatturato complessivo ma stanno riscontrando flessioni dei risultati netti di gestione”. Tra i fatti positivi Terenzi elenca la ripartenza del tavolo della concertazione tripartita, la sentenza Karnak, la definizione della legge per la riorganizzazione dei servizi di vigilanza sulle attività economiche, il progetto per il parco scientifico-tecnologico. “Ma – conclude – non è più tempo di rinvii. Serve governabilità, la governabilità è dovuta ai cittadini e alle imprese”.
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