Nell’anticipazione on-line del numero in edicola si parla dei peccati di San Marino. Con riferimenti a un documento che sarebbe dovuto restare riservato tra Banca Centrale e Governo, datato gennaio 2009, nel quale oltre alla fotografia dell’esistente, cioè “un mercato di riferimento del sistema finanziario rappresentato dai residenti e prevalentemente dai non residenti che per propria iniziativa scelgono di recarsi fisicamente presso banche e finanziarie sanmarinesi”, c’è la ricetta per evitare di finire nella Black List: applicare senza indugi le regole Ocse in materia di anti-riciclaggio, collaborare con Roma sul fronte della lotta all'evasione e strappare, in cambio, la garanzia di poter continuare a fare dumping fiscale in qualche settore come i fondi d'investimento o l'elettronica di largo consumo.
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