Alla sala SUMS di Città il Convegno organizzato dalla Banca Centrale sul tema “La fiscalità sammarinese nei rapporti internazionali ed in particolare con l’Italia”. Autorevoli esponenti della finanza italiana e sammarinese su questioni stringenti riguardanti lo stato delle relazioni, in materia fiscale, tra San Marino e l’Italia. In particolare il problema, attualissimo, della doppia imposizione per i lavoratori frontalieri, oltre alla necessaria trasparenza nello scambio di informazioni fra i due paesi e la disciplina del meccanismo dell’IVA. Una proposta sulla doppia imposizione arriva da Maurizio Leo, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati; l’adozione integrale della cosiddetta ‘no tax area’, l’immunità fiscale prevista dall’ultima finanziaria per i redditi inferiori ai 7500 euro, per la parte di reddito eccedente la franchigia degli 8000 euro stipulata dalla convenzione italo-sammarinese del 2002. Altra ipotesi un meccanismo di tassazione separato per il lavoratore dipendente italiano a San marino, in base al quale il reddito non concorre a formare il reddito complessivo del soggetto italiano ma viene tassato separatamente. Sarà in ogni caso necessario – per l’onorevole Leo – un intervento di carattere legislativo nella prossima finanziaria ed i prossimi mesi risulteranno decisivi. Sulle clausole della Convenzione del 2002 si è soffermato Roberto Franzè, dell’Università di Aosta, illustrandone problematiche e prospettive. “San Marino non è un parassita del fisco italiano – ha poi precisato Francesca Mularoni coordinatore del dipartimento finanze – esercita semplicemente la propria autonomia legislativa statutaria”. Illustrando la storia recente della fiscalità sammarinese la Mularoni ha dimostrato come ci sia “una situazione di normalità e completa trasparenza nell’apparato tributario sammarinese”. Logico comunque prevederne un continuo riaggiornamento, come avviene in tutti i paesi a cominciare dall’Italia, che proprio in questi mesi sta pensando di ridisegnare il proprio sistema fiscale. “Il rilancio del sistema San Marino passa anche – afferma il Segretario alle Finanze Mularoni – attraverso una ridefinizione dell’apparato tributario. In materia fiscale – sostiene il Segretario agli esteri Berardi – San Marino sta andando sempre più verso un’apertura sia verso l’Italia che gli altri paesi europei.
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