Che fosse caro non è una novità, ma oggi scopriamo che è il più costoso d’Italia. Stiamo parlando dell’amato caffè. 95 centesimi a San Marino contro gli 83 della media italiana. L’espresso della Repubblica viene messo all’indice dopo l’introduzione del nuovo listino e conquista un amaro primato. Ogni regione ha le sue cifre e se Bari vince per il caffè più economico con 71 centesimi, Bologna si aggiudica il primo posto per la media più alta: 93 centesimi. Due centesimi in meno - comunque - di San Marino. Per Donatella Zanotti, dello sportello consumatori della Csdl, non è una notizia nuova. Ricorda che qualche mese fa aveva votato in commissione prezzi contro la richiesta d’aumento, proprio per scongiurare il rischio di un espresso troppo caro. “Non c’erano ragioni - spiega – per farlo pagare di più dato che la materia prima non ha subito aumenti”. “Così si penalizza il paese – continua – dato che dovremmo competere rispetto al circondario anche su queste piccole cose. Inoltre il caffè è un prodotto consumato anche dai residenti, quindi il suo aumento è una mancanza di attenzione nei confronti dei consumatori interni”. Per il Segretario dell’Asdico Gianluigi Giardinieri questo rincaro è un autogol poiché non è aumentando i prezzi che l’economia progredisce, anzi, quando l’aumento non è capito provoca una contrazione della domanda. "Veniamo da un anno horribilis sul fronte dei rincari – spiega – e il costo della tazzina si inserisce in un momento di grande tensione sui prezzi, soprattutto su quelli dei prodotti a largo consumo. Non ci resta che prendere atto di questo record poco edificante, un triste primato che creerà ripercussioni sui consumatori, e che non gioverà all’immagine del nostro paese".
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