Marco Beccari si ricandida alla guida della Confederazione democratica, di cui è segretario dal 1991 e presenta il 13simo congresso della CDLS dal titolo”Altri 50 anni di conquiste sociali per il sindacato di tutti”. Questo appuntamento – dice - cade in un momento delicato per il Paese. 10 anni di instabilità cronica e la frammentazione politica hanno reso difficile – secondo Beccari – raggiungere ogni tipo di risultato. Le azioni portate avanti con determinazione e l’idea di un progetto unitario rinnovato, per il segretario della CDLS hanno dato quel punto di riferimento che la politica non è più in grado di dare. In sostanza, afferma Beccari, non ci importa quale governo guidi il Paese ma che ci sia un governo. Poi le proposte della confederazione al congresso, che sarà presieduto da Antonio Ceccoli, e la nuova stagione che si aprirà dopo l’assise. I temi al centro delle tesi congressuali sono: la famiglia e il suo primato nella società, avvicinare i giovani al sindacato (obiettivo di fondo dell’indagine promossa in collaborazione con l’Università di Urbino e che verrà presentata a breve) e lo stato sociale. Beccari parla di alleanza tra società ed economia, pensa al lavoratore non come dipendente ma come socio dell’azienda, a nuove imprese con obbligo formativo e capaci di contribuire alla costruzioni di asili nido e mense. I numeri raccontano una confederazione in salute. La CDLS va al congresso con 537 delegati in rappresentanza di 6.137 iscritti. Siamo aumentati di un terzo – sottolinea Beccari – rispetto all’ultima assise. E la nostra crescita è avvenuta in un momento difficile e complicato. La nostra forza, dice, è nel lavoro di squadra. Siamo un gruppo coeso ed equilibrato. Da anni non esce una posizione divergente dalla segreteria e dal consiglio confederale. I contrasti, conclude, ci hanno insegnato che serenità e compattezza sono vincenti, soprattutto per i lavoratori.
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