A San Marino non è mai esistito un dato ufficiale sull’inflazione. Il riferimento è da sempre quello italiano. Ma dopo l’entrata in vigore dell’euro, il problema del carovita è da mesi al centro dell’attenzione e non si può discutere a spanne. Lo afferma Stefano Zonzini, dirigente della Confederazione democratica dei lavoratori nonché membro della commissione prezzi. Da quando San Marino è entrata nell’area dell’euro, sottolinea Zonzini, non conosciamo il valore reale della nostra inflazione: questa è una lacuna che va colmata in fretta perchè uno Stato sovrano non può calibrare le proprie politiche, rincorrendo il dato dell’inflazione programmata contenuto nel documento economico italiano. Insomma, conclude Zonzini, non possiamo più essere Istat-dipendenti anche perchè il consumatore sammarinese continua a percepire un’inflazione superiore a quella delle regioni vicine, pur vivendo in una realtà con un regime fiscale più leggero. A quando allora dati certi sulla nostra inflazione? La risposta arriverà nel giro di una settimana. L’ufficio di programmazione economica sta per presentare, e sarà la prima volta, la rilevazione sulle dinamiche inflative che ha, quale riferimento, il paniere Eurostat, composto da 12 capitoli che vanno dai generi alimentari, all’abbigliamento, dalle bevande agli affitti, dai tabacchi, ai servizi finanziari.
Da 18 mesi gli agenti della Polizia Civile stanno controllando oltre 500 prodotti in diversi punti vendita della Repubblica. Entro ottobre quindi sapremo qual’è realmente il potere di acquisto della famiglia media sammarinese ma soprattutto l’inflazione sul Titano non sarà più sconosciuta.
Da 18 mesi gli agenti della Polizia Civile stanno controllando oltre 500 prodotti in diversi punti vendita della Repubblica. Entro ottobre quindi sapremo qual’è realmente il potere di acquisto della famiglia media sammarinese ma soprattutto l’inflazione sul Titano non sarà più sconosciuta.
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