Un’indagine durata gran parte della stagione estiva quella che ha coinvolto le Fiamme Gialle si è svolta lungo le coste italiane. Oltre 1000 i controlli, in altrettanti esercizi pubblici, nel mirino alberghi, affittacamere, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, campeggi e discoteche. Ciò che è emerso è stato che 44 di queste strutture erano evasori totali, cioè non dichiaravano nessuno dei loro proventi. Tra queste 2 romagnole. L’evasione complessiva calcolata è di circa 50 milioni di euro, tra redditi non dichiarati e Iva. Il caso più clamoroso nel litorale laziale, dove uno stabilimento balneare oltre ad evadere il fisco, occupava 1800mq di terreno demaniale, proponendo al consumatore prezzi stracciati per lettino e ombrellone, per un mese soli 70 euro. Alcuni esercizi erano più “virtuosi” e si limitavano a non emettere scontrini o ricevute fiscali, ben 1563 in questo caso i multati. Non mancano di certo i lavoratori in nero e gli irregolari scoperti, 95 gli esercizi trovati in fallo di cui ben 12 nel litorale romagnolo per un totale di 315 lavoratori senza garanzie. Scoperti poi diversi affittacamere che percepivano affitti in nero: Lazio, Sicilia e Emilia Romagna le regioni in cui il fenomeno è più diffuso.
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