“A oggi si stimano 6 milioni di euro di disavanzo. E senza un adeguamento tariffario in tempi brevi, il deficit è destinato ad aumentare perché tutto dipende dal prezzo del petrolio, variabile rilevante per la quotazione del costo di tutte le risorse energetiche”. Sono le previsioni del presidente dell’Azienda dei Servizi, Marco Podeschi. “L’inverno scorso è stato molto più rigido rispetto al precedente – spiega – e ciò ha comportato maggiori consumi. Questo ha coinciso con l’aumento esponenziale del costo del gas naturale, diventato per l’Azienda fonte di grandi perdite economiche. Stesse difficoltà anche per il prezzo dell’energia elettrica”.
Il Presidente AASS fa notare, tra l’altro, che l’adeguamento tariffario richiesto alla Segreteria competente lo scorso marzo era ponderato al prezzo del petrolio di quel periodo, cioè circa 110 dollari al barile, quindi molto più basso di quello di oggi.
Ora spetta all’Autorità per la regolazione dei servizi pubblici decidere il da farsi. L’organismo, previsto dalla legge 120 del 2001, ma nominato solo recentemente dal Consiglio Grande e Generale, ha facoltà di intervenire senza l’avallo della politica. Di fatto però non è ancora operativo. Tra i suoi compiti, quello di stabilire le variazioni annue delle tariffe dei singoli servizi. Una volta stabilite, diventano effettive dal 1° gennaio dell’anno successivo. Ciò significa che anche se venissero fissate ora, entrerebbero in vigore solo il 1° gennaio 2009 “e nel frattempo – commenta Podeschi – la situazione dell’Azienda può solo degenerare. Ogni giorno – conclude – l’AASS ci rimette dei soldi e tuttora non si sa né quando, né in che termini l’Autorità riterrà di intervenire”.
Il Presidente AASS fa notare, tra l’altro, che l’adeguamento tariffario richiesto alla Segreteria competente lo scorso marzo era ponderato al prezzo del petrolio di quel periodo, cioè circa 110 dollari al barile, quindi molto più basso di quello di oggi.
Ora spetta all’Autorità per la regolazione dei servizi pubblici decidere il da farsi. L’organismo, previsto dalla legge 120 del 2001, ma nominato solo recentemente dal Consiglio Grande e Generale, ha facoltà di intervenire senza l’avallo della politica. Di fatto però non è ancora operativo. Tra i suoi compiti, quello di stabilire le variazioni annue delle tariffe dei singoli servizi. Una volta stabilite, diventano effettive dal 1° gennaio dell’anno successivo. Ciò significa che anche se venissero fissate ora, entrerebbero in vigore solo il 1° gennaio 2009 “e nel frattempo – commenta Podeschi – la situazione dell’Azienda può solo degenerare. Ogni giorno – conclude – l’AASS ci rimette dei soldi e tuttora non si sa né quando, né in che termini l’Autorità riterrà di intervenire”.
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