Prosegue la fase di stallo nonostante il placet delle istituzioni e delle banche al passaggio ad altra proprietà: i sindacati e i lavoratori di Erba Vita soffrono gli ulteriori ritardi che si sono accumulati nell'ultimo periodo. Oggi infatti doveva esserci la firma dell'accordo di mobilità per tutti i dipendenti, ma tutto si è tradotto in nulla di fatto. Con la sigla dell'intesa era previsto che i lavoratori fossero messi in mobilità per un giorno, quindi domani, e che da lunedì la nuova società VALRI, che fa capo a Roberto Valducci e Carlo Rinaldi, prendesse in affitto l'azienda fino alla chiusura del concordato prevista a novembre, potendo così dare inizio alla nuova attività. Nel frattempo, però, il giudice che ha in mano le pratiche non ha ancora sciolto la riserva; e pare che nemmeno il custode giudiziale del pacchetto azionario sia nelle condizioni di poter concedere il via libera. Senza il benestare del Tribunale dunque la piena operatività dell'azienda di Chiesanuova dovrà attendere, anche se – va detto – la produzione in questi mesi non si è mai fermata. La CSdL auspica di chiudere la partita il prima possibile, “perché al di là dell'accordo di mobilità in questione – spiega Agostino D'Antonio – in ballo c'è un progetto di sviluppo industriale molto importante”. “Una situazione che coinvolge diverse famiglie – commenta Marino Rosti, Capitano di Castello di Chiesanuova - l'esigenza è quella ripartire al più presto, senza frapporre ulteriori ostacoli. Lanciamo dunque un appello a chi di dovere – sottolinea - per accelerare i tempi e concedere alla nuova gestione di avviare un nuovo corso per l'azienda”.
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