Due le questioni all’ordine del giorno della riunione di martedì del Comitato Frontalieri. Due problemi di strettissima attualità che coinvolgono direttamente i lavoratori provenienti da oltre confine. La necessità innanzitutto di un’ulteriore sollecitazione per il superamento della doppia imposizione, ma anche la lotta al lavoro precario con la rivendicazione di contratti a tempo indeterminato per parificare il trattamento normativo di tutti i lavoratori. Intanto nei giorni scorsi un confronto fra CAF e ANIS ha confermato l’effettiva deducibilità dei contributi ISS a carico del lavoratore frontaliere. Alcuni Caf italiani ritenevano di non dover riconoscere integralmente le imposte versate in Repubblica, escludendo in modo proporzionale quelle correlate alla franchigia degli 8.000 euro. Dopo opportune verifiche, sulla base degli articoli dell’ultima finanziaria, è stato chiarito che questa interpretazione non era corretta. Alla luce di quanto stabilito nell’incontro fra CAF e ANIS diventa a questo punto fondamentale che il lavoratore alleghi alla denuncia dei redditi una dichiarazione rilasciata e controfirmata dall’azienda che attesti l’ammontare dei contributi pagati per conto del dipendente. I Caf hanno inoltre riconosciuto integralmente l’ammontare delle imposte versate a San Marino.
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