In piena crisi, spicca il dato fornito dall’Ufficio Programmazione Economica: a giugno 2009 sono 600 i disoccupati totali, 113 in meno rispetto a dicembre 2008, anche se rispetto a giugno 2008 sono 193 in più. In realtà, i disoccupati in senso stretto, ossia quelli che sono subito disponibili per un posto di lavoro, sono 351, 149 in più rispetto a un anno fa. Sono di più le donne: 180, contro 171 uomini. La fascia di età che conta il maggior numero di disoccupati è quella dai 30 ai 40 anni, il titolo di studio prevalente la licenza media inferiore. La percentuale di disoccupati laureati è di circa il 14% per i disoccupati totali (86 unità) e del 16% per quelli in senso stretto (56 unità). A giugno il tasso di disoccupazione è del 2,15%.
Volano cifre grosse invece, per quanto riguarda la cassa integrazione. Qui la crisi si fa sentire eccome. Da gennaio ad aprile 2009 ci sono stati 335 casi di ricorso alla cassa, con un totale di 432.439 ore liquidate, pari a 4 milioni e 231mila 208 euro. Nello stesso periodo del 2008 i ricorsi erano stati 199, quindi 136 in meno, l’importo era di un milione e 100mila euro. Per quanto riguarda le cause, contrariamente agli anni precedenti, l’incidenza maggiore è determinata da “situazioni temporanee di mercato”, ossia vera e propria crisi: in termini di ore liquidate, nel periodo gennaio-aprile 2009, questa incidenza ha raggiunto il 69% del totale, contro il 39,5% nello stesso periodo del 2008. L’industria manifatturiera è il ramo di attività economica che ne ha fatto più ricorso, con 327.352 ore liquidate, pari al 75,7%.
Francesca Biliotti
Volano cifre grosse invece, per quanto riguarda la cassa integrazione. Qui la crisi si fa sentire eccome. Da gennaio ad aprile 2009 ci sono stati 335 casi di ricorso alla cassa, con un totale di 432.439 ore liquidate, pari a 4 milioni e 231mila 208 euro. Nello stesso periodo del 2008 i ricorsi erano stati 199, quindi 136 in meno, l’importo era di un milione e 100mila euro. Per quanto riguarda le cause, contrariamente agli anni precedenti, l’incidenza maggiore è determinata da “situazioni temporanee di mercato”, ossia vera e propria crisi: in termini di ore liquidate, nel periodo gennaio-aprile 2009, questa incidenza ha raggiunto il 69% del totale, contro il 39,5% nello stesso periodo del 2008. L’industria manifatturiera è il ramo di attività economica che ne ha fatto più ricorso, con 327.352 ore liquidate, pari al 75,7%.
Francesca Biliotti
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