Domani e giovedì il Parlamento voterà l’introduzione di nuove misure di austerità, giorni in cui i sindacati hanno annunciato lo sciopero più importante dall’inizio della contestazione contro la crisi del debito e le manovre per sottrarre la Grecia dalla bancarotta. I tagli imposti da Europa e Fondo Monetario Internazionale serviranno ad ottenere il prestito utile a pagare gli stipendi dei prossimi mesi, ma non risolveranno il problema. Per colmare la voragine greca si parla già di revisione dei contratti collettivi nel settore privato, con l’eliminazione del salario minimo garantito. Le speranze dell’Europa sono appese al summit Ue di domenica prossima.
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