Domani e dopodomani saranno due giorni di sciopero generale, ma già oggi ad Atene e nelle principali città, molte le manifestazioni di piazza contro le misure di austerità varate dal governo socialista di Giorgio Papandreu, che di fatto si trova tra due fuochi. Se la Grecia non attua un piano credibile di risanamento l’Europa minaccia di non concedere gli aiuti. Se il piano di austerity non viene ammorbidito, la popolazione continua a protestare e manifestare. Un clima ad altissima tensione sociale che non sembra allentarsi. Al contrario, i segnali di protesta sono ogni giorno più preoccupanti.
Ma la Grecia, come noto, non è l’unico paese in grave difficoltà nell’area euro. Il ministro delle finanze portoghese ha annunciato un piano di austerità – valutato positivamente dall’Unione Europea - da lacrime e sangue. Basti dire che sono stati annunciati 100mila licenziamenti nel pubblico impiego.
Ma la Grecia, come noto, non è l’unico paese in grave difficoltà nell’area euro. Il ministro delle finanze portoghese ha annunciato un piano di austerità – valutato positivamente dall’Unione Europea - da lacrime e sangue. Basti dire che sono stati annunciati 100mila licenziamenti nel pubblico impiego.
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