L'inflazione a maggio ha registrato una significativa accelerazione salendo all'1,1 % rispetto allo 0,5% del mese di aprile. Ad influire sull'aumento dei prezzi è stato principalmente il clima. I primi cinque mesi del 2018 si classificano tra i più caldi in Italia dal 1800 ma anche tra i più piovosi. A maggio infatti è caduta il 63% di pioggia in più rispetto agli anni passati. Questi sfasamenti climatici hanno provocato un aumento rispetto al mese di Aprile dell'11,2% sui prezzi della frutta, duramente colpita da gelate e grandine. Un'analisi della Coldiretti sulla base di dati Istat sottolinea che dagli alberi è sparito 1 frutto su 4. I risultati sono oltre mezzo miliardo di danni causati alle aziende agricole. Una situazione difficile per i coltivatori in Italia dove è stato stimato un calo per le pesche di oltre il 20% nel Mezzogiorno e del 15% al nord, per le ciliegie tra il 10% e il 30% ma con pezzature più grandi e migliore qualità. Il calo della produzione sta causando speculazioni del passaggio dei prodotti dal campo alla tavola. In queste condizioni per ottimizzare la spesa il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l'origine nazionale della materia comprata, acquistare preferibilmente dagli agricoltori e non cercare il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano la qualità.
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